Il Traditore, film di Rai 3 diretto da Marchio Bellocchio
La programmazione televisiva di Rai 3 prevede per la prima serata di venerdì 26 maggio, alle ore 21,20, la messa in onda del film drammatico e biografico Il Traditore. La pellicola è stata realizzata in Italia nel 2019 in collaborazione con Rai Cinema, per la regia di Marco Bellocchio, il quale ha scritto anche il soggetto e la sceneggiatura insieme a Ludovica Rampoldi, Francesco Piccolo e Valia Santella.
Il montaggio del film Il Traditore è stato realizzato da Francesca Calvelli, con le musiche di Nicola Piovani. Il protagonista è Pierfrancesco Favino che interpreta Tommaso Buscetta e nel cast ci sono anche Maria Fernanda Candido, Fabrizio Ferracane, Fausto Russo Alesi, Luigi Lo Cascio e Bruno Cariello.
La trama del film Il Traditore, le vicende di Tommaso Buscetta
Nel film Il Traditore viene narrata una parte, quella più importante, della storia di Tommaso Buscetta, il più famoso pentito della storia di Cosa Nostra: quella che inizia il 4 settembre 1980, in un periodo nel quale la Sicilia rappresentava il punto nevralgico del traffico di droga di tutto il mondo e che vedeva in incubazione una delle faide più sanguinose che sarebbero avvenute tra le famiglie palermitane e quelle corleonesi.
Tommaso Buscetta, durante una festa che si tiene in onore di Santa Rosalia, coglie l’occasione per mettere in guardia gli altri componenti delle famiglie palermitane sulla sua sensazione che potesse scoppiare una faida imminente. Gli altri sottovalutano il problema ma Buscetta, avendo intuito il pericolo, decide di sparire e di trasferirsi immediatamente in Brasile.
Infatti, da lì a poche settimane si verificheranno una serie di omicidi nei confronti di boss mafiosi ad opera dei corleonesi, che avevano alcuni esponenti di spicco come Totò Riina e Provenzano. Buscetta però anche in Brasile si sente braccato, soprattutto dopo l’uccisione di suo fratello e dei suoi due figli rimasti in Sicilia, e viene quindi identificato e catturato dalla polizia brasiliana che lo tortura e lo spinge a tentare il suicidio.
Estradato in Italia, col rischio di finire nelle mani di Totò Riina, ormai senza denaro e potere, Buscetta viene accolto dal giudice antimafia Giovanni Falcone, il quale gli offre la possibilità diventare un prezioso collaboratore di giustizia. Dal momento in cui Buscetta accetta questo ruolo, rappresenterà per tutti gli esponenti mafiosi il traditore, meritevole, secondo le leggi mafiose, di uccisione, ma allo stesso tempo permetterà allo Stato di effettuare numerosi arresti e di entrare nel cuore dell’organizzazione mafiosa…