Il Traditore, Tommaso Buscetta: il commento live
Si conclude con la festa di compleanno di Tommaso Buscetta il film Il Traditore basato proprio sul racconto delle vicende private e di dominio pubblico del pentito di mafia detto ‘don Masino’. Buscetta era anche soprannominato ‘il boss dei due mondi’ a partire dalla sua ‘doppia vita’ vissuta tra l’Italia e l’America, in particolare in Brasile e in Florida, dove trascorse l’ultimo periodo prima della morte avvenuta il 2 aprile 2000. “Il professore non mi ha dato buone notizie”, lo si sente dire alla fine del film. “Dice che i valori sono tornati alti. Alla fine – chiosa – si muore e basta”. Il Buscetta di Favino è un personaggio a suo modo molto riflessivo. Lo capiamo dai lunghi silenzi che caratterizzano le sue apparizioni, soprattutto quelle col suo volto in primo piano stravolto dai sudori tipici della malattia. Alla fine del film, alcune scritte in sovrimpressione ripercorrono la vita del pentito. Il dato più rilevante è quello relativo alle condanne: “Con le sue rivelazioni, Tommaso Buscetta ha fatto arrestare 366 membri di cosa nostra”. (agg. di Rossella Pastore)
Il Traditore: il colloquio tra Tommaso Buscetta e Giovanni Falcone
È molto intenso il dialogo tra Giovanni Falcone e Tommaso Buscetta ne Il Traditore in cui i due parlano di mafia e dei presunti ‘valori’ di questa organizzazione criminale a cui Buscetta fa riferimento nel corso del loro colloquio. Don Masino sostiene che la mafia di una volta fosse migliore di quella che è adesso. Il giudice Falcone lo invita giustamente a riflettere: “Ma ci crede veramente? Non fa onore alla sua intelligenza. Ammazzare carabiniere e giudici, rovinare con l’eroina migliaia di ragazzi… Le cronache sono piene di delitti atroci. La vecchia e nobile mafia è una leggenda, basta!”. Inoltre, Falcone vuol sapere in che modo Buscetta si sia ‘guadagnato’ il titolo di ‘boss dei due mondi’, visto che comunque ha sempre negato di aver commesso dei delitti. Questo capitolo del racconto è abbastanza didascalico e perciò interessante. Meno significative le parentesi dedicate alla sua vita privata e in particolare al rapporto con la donna a cui si accompagnava da alcuni anni, presente con lui in Brasile dopo il suo trasferimento per evitare vendette. (agg. di Rossella Pastore)
Il Traditore, regia di Bellocchio con un grande Favino protagonista
Il Traditore va in onda in prima serata oggi, lunedì 24 maggio 2021, su Rai 1. La pellicola è uscita nel 2019 sotto la firma del regista Marco Bellocchio e con un sontuoso Pier Francesco Favino nei panni del protagonista. Insieme al celebre attore un cast di tutto rispetto con Luigi Locascio, Maria Fernanda Candido e Fabrizio Ferracane.
Sicuramente si tratta di un film intenso che racconta diverse situazioni legate alla storia recente del nostro paese che anche se già vista e rivista viene raccontata da un altro punto di vista e commuove arrivando al cuore del pubblico.
Il Traditore, la trama del film
La storia de Il Traditore ruota intorno a Tommaso Buscetta, pentito di mafia che negli anni Novanta rivestì un ruolo chiave nel maxi processo contro Cosa Nostra. Il film inizia negli anni Ottanta, quando la mafia siciliana imperava sul traffico di droga riuscendo a guadagnare miliardi di lire ogni settimana. Percependo l’inizio di una sanguinosa guerra tra clan, Buscetta decide di emigrare in Brasile. In Sudamerica viene braccato e rintracciato dalla polizia locale e dopo una serie di vicende giudiziarie viene rimpatriato in Italia.
Cosa Nostra si mette sulle sue tracce per eliminarlo così come ha fatto con i figli di Buscetta. A quest’ultimo viene però concessa la possibilità di aiutare la magistratura a smantellare la cupola mafiosa. Buscetta, di fronte alle richieste del giudice Giovanni Falcine, diventa il primo collaboratore di giustizia della storia d’Italia e nel 1992, in seguito all’uccisione dello stesso Falcone, prende parte a quello che passerà alla storia come il Processo Del Secolo.