Un mare trasparente e una lunghissima distesa di sabbia. Ma, anche se più che sufficienti, non sono queste le uniche calamite a disposizione del TH Simeri (a Simeri Crichi, Catanzaro), un resort (proprietà di Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, del ministero dell’Economia, gestione di TH) sulla costa ionica, circondato da ulivi, palme e fiori, con l’accesso diretto alla spiaggia riservata. “Io direi che il fascino di questo TH è dato dall’eleganza e dalla sobrietà”. E se lo dice lui, Gimi Ventimiglia, manager director di lungo corso, 41 anni, dieci dei quali trascorsi nella guida alberghiera, e alla seconda stagione al Simeri, c’è da fidarsi.
Cosa significa, direttore, eleganza & sobrietà?
È lo stile che caratterizza questo resort, dalla completa ristrutturazione delle stanze curata dagli esperti del gruppo Barcelò, con elevati standard, una cura maniacale dei dettagli, come i grandi letti matrimoniali, ai grandi spazi offerti da una spiaggia di ottomila metri quadrati, che rende possibile un distanziamento altrove impensabile: quattro metri e mezzo tra ombrellone e ombrellone (tutti assegnati a ciascun cliente all’inizio del suo soggiorno), e altri quattro metri e mezzo tra fila e fila, con posizionamenti sfalsati, in modo che ogni ospite abbia un ampio spazio davanti a sé. E poi l’atmosfera…
Ovvero?
Qui non c’è l’assillo ai vacanzieri, tipico dei villaggi, tra giochino caffè e animazione h24. Qui gli ospiti trovano pace e serenità. Quello che dovranno conservare è un ricordo fatto di emozioni, non di fastidi. La nostra struttura è tutta “in piano”, nessuna scalinata, nessun problema anche per chi ha una mobilità limitata: l’accessibilità è sempre garantita. E le attività proposte sono molto limitate e assolutamente “non invasive”, per lo più dislocate sulla spiaggia, così da non disturbare nessuno. È una cifra che abbiamo anche codificato, e che potrà essere esportata in altri resort TH. E poi il nostro è un vero “music resort”…
Devo ancora chiederlo: ovvero?
Negli orari più adatti, abbiamo adottato una musica di sottofondo. Ha presente il ricordo di un’estate tramite una canzone? Vorremmo che qui da noi accadesse la stessa cosa, lasciare una memoria della vacanza anche con una colonna sonora. Poi abbiamo organizzato i live serali con vari musicisti, un format di “chitarrate” dove anche gli ospiti più intonati potranno dare prova di cosa sono capaci. Nessun karaoke, per carità, ma qualche esibizione sì: come la signora russa, l’anno scorso, che era bravissima a cantare le canzoni di Toto Cutugno, metà in italiano e metà in russo…
Una vacanza di emozioni ed esperienze, insomma.
Direi di sì, autentiche, anche al ristorante, dove abbiamo allestito la sala con i prodotti locali, su tutti il peperoncino calabro, ovviamente. Ma tra le esperienze aggiungerei anche tutte le attività che qui sono possibili, dalle escursioni a cavallo alle attività nautiche, alle gite alla scoperta di bellezze nascoste, che anch’io ho visto l’anno scorso per la prima volta. Come le cascate della Sila, o Scilla, il piccolo centro sull’incantevole Costa Viola, l’antico borgo dei pescatori di Chianalea, o ancora il castello dei Ruffo e la Chiesa di San Rocco, e il Parco Avventure del Borgo.
Quando ha riaperto il resort?
Il 4 luglio, per circa 250 ospiti. Le camere attualmente in vendita sono solo 160, sulle 264 esistenti, in ottemperanza ai protocolli di sicurezza adottati da TH per tutti i propri villaggi. L’anno scorso abbiamo avuto il tutto esaurito per tutta la stagione, moltissimi gli italiani (soprattutto dal nord), ma anche un 20/30% di stranieri. Adesso gli stranieri sono scomparsi. Confidiamo quindi sui connazionali…
(Alberto Beggiolini)