Il viaggio di Fanny, film di Rete 4 diretto da Lola Doillon
Il viaggio di Fanny va in onda su Rete 4 prevede per il pomeriggio di oggi, mercoledì 25 gennaio, a partire dalle ore 17:00. Si tratta di una pellicola realizzata nel 2016 grazie ad una co-produzione della Francia e Belgio con alla regia Lola Doillon, il soggetto e basato sul libro autobiografico Le Journal de Fanny scritto da Fanny Ben-Amy mentre la sceneggiatura è stata rivista e adattata dalla stessa regista in collaborazione con Anne Peyregne.
La distribuzione in Italia è stata gestita dalla Lucky Red con il montaggio realizzato da Valerie Deseine nel cast sono presenti tra gli altri Leonie Souchaud, Fantine Harduin, Juliane Leporeau, Ryan Brodie e Anais Meiringer. Tra i principali protagonisti di questo film c’è l’attrice di origine belga Cecile de France nata ad Andenne il 17 luglio del 1975.
Per lavorare nel mondo dello spettacolo e soprattutto per migliorare le proprie capacità nella recitazione a 17 anni decide di trasferirsi in Francia iniziando a lavorare tra le città di Lione e Parigi. Per quanto riguarda la sua attività sul grande schermo ha esordito nel 2000 con il regista Marco Nicoletti per il film Regarde moi.
Nel corso degli anni e ci sono state pellicole sempre più importanti tra le quali ricordiamo L’appartamento spagnolo, Irene, Il giro del mondo in 80 giorni, Alta tensione, Bambole russe, Un po’ per caso un po’ per desiderio, Nemico pubblico N. 1 – L’istinto di morte, Il ragazzo con la bicicletta, Rompicapo a New York, Ribelli e Illusioni perdute.
Il viaggio di Fanny, la trama del film
La pellicola Il viaggio di Fanny racconta una storia vera e parla di una ragazza di nome Fanny che all’età di 13 anni ha dovuto fare i conti con gli orrori di una guerra in cui lei era tra le perseguitate in quanto di nazionalità ebraica. Una vicenda orribile che all’improvviso si è palesata con l’invasione da parte dell’esercito nazista sul territorio francese occupato nell’anno 1943.
I tedeschi dopo aver preso il controllo politico e territoriale di tutta la Francia, iniziano una sorta di censimento per individuare tutte le persone che hanno nazionalità ebraica oppure discendono da questo ceppo etnico. Purtroppo anche la giovanissima Fanny viene mandata insieme alle sue sorelline in una sorta di Colonia realizzata su una montagna.
I genitori sapendo che qualora la ragazzina fosse stata individuata dai soldati tedeschi sarebbe stata deportata nei campi di concentramento, credono che la vita in alta montagna possa essere l’unica speranza di salvezza. In effetti durante questo periodo la ragazzina fa la conoscenza di altri che sono stati ugualmente mandati dalle proprie famiglie in quel territorio per potersi salvare.
Purtroppo i tedeschi iniziano a capire quello che sta succedendo per cui rastrellamenti diventano sempre più approfonditi e interessano ampie effetti del territorio fino a raggiungere anche la montagna dove la ragazzina si trovava. A questo punto, di comune accordo con gli altri presenti decidono di mettere in atto un tentativo di fuga per raggiungere disperatamente il confine svizzero e quindi sfruttare la neutralità del Paese. Sarà una drammatica corsa contro il tempo per sfuggire alle persecuzioni dei tedeschi ma alla fine nonostante le tante difficoltà riescono a salvarsi tutti raggiungendo la Svizzera.