Il vigile, diretto da Luigi Zampa

Mercoledì 17 luglio 2024, andrà in onda, nel pomeriggio di Rete 4, alle ore 16:30, la commedia del 1960 dal titolo Il vigile. Il film è diretto dal regista Luigi Zampa, celebre per avere curato le riprese di Vivere in pace (1946), con Aldo Fabrizi, e L’onorevole Angelina (1947), con Anna Magnani. Le musiche hanno invece la firma del compositore italiano Piero Umiliani, autore delle colonne sonore del film cult I soliti ignoti di Mario Monicelli.



Il protagonista è interpretato dall’indimenticabile Alberto Sordi, attore, regista, comico e cantante, che ha contribuito alla storia dello spettacolo italiano a partire dalla fine degli anni ’30 fino ai primi anni 2000, recitando in ben 187 lungometraggi e considerato uno dei più grandi interpreti italiani insieme a Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi e Nino Manfredi. Al suo fianco l’attore Mario Riva, nella sua ultima apparizione, e Vittorio De Sica, con cui Sordi aveva già lavorato ne Il conte Max (957) e Il moralista (1959).



La trama del film Il vigile, su Rete 4: l’italietta delle raccomandazioni e della corruzione

Il vigile racconta la storia di Otello Celletti, un uomo con moglie e figlio, che si ritrova purtroppo disoccupato. Un giorno si trova di fronte a un’occasione unica: suo figlio salva la vita al primogenito di un importante assessore comunale. Otello decide così di prendere la palla al balzo e di chiedere un piccolo favore in cambio, venendo raccomandato al Sindaco per il ruolo di vigile motociclista.

Nonostante il protagonista sia molto orgoglioso della divisa che indossa, non riesce a combinare altro che pasticci, favorendo una giovane e avvenente attrice in un caso che avrebbe dovuto multare e finendo con l’essere richiamato dallo stesso Primo Cittadino. Otello, così, promette a se stesso che non avrebbe commesso di nuovo lo stesso errore e diventa un vigilie estremamente severo, tanto da multare lo stesso Sindaco quando supera i limiti di velocità imposti dalla legge.



Il vigile è convinto di stare svolgendo il suo lavoro al meglio e di ricevere i complimenti dell’uomo, ma in realtà viene sollevato dal suo incarico. Giorno dopo giorno ogni persona a lui cara viene incriminata per qualche misfatto, così Otello, arrivato il giorno del processo, si trova costretto a scusarsi con il Sindaco e ad ammettere il proprio errore. Il Primo Cittadino, soddisfatto del risultato raggiunto, reintegra Otello, che finalmente capisce di poter essere severo con tutti, tranne che con il Sindaco. Quest’ultimo, però, pagherà cara la sua passione per l’alta velocità, infatti sfrecciando al massimo con la sua auto, finirà fuori strada giù da una scarpata.