Irlanda: ok dall’UE per le etichette sul vino

Il vino, in Irlanda, potrà essere commercializzato solamente con etichette che avvertiranno i consumatori sul rischio associato al suo utilizzo. È arrivato, infatti, l’ok da parte dell’Unione Europa alla norma proposta dal governo irlandese al fine di contrastare il consumo eccessivo e irresponsabile di vino ed alcolici, al pari insomma di come avviene già ora in Italia con le sigarette.



L’approvazione da parte dell’Unione Europea alle etichette sul vino è arrivata non formalmente, ma solo in seguito alla scadenza dei sei mesi di moratoria dopo la proposta della normativa. Sulle etichette con cui dovranno essere corredate le bottiglie irlandesi si leggeranno frasi del tipo “il vino fa male“, “alcool e tumori sono collegati” o anche “l’alcool provoca malattie al fegato“, mentre concretamente non si sa quando la norma verrà definitamente introdotta. Inoltre, il via libera europeo sarebbe arrivato nonostante l’opposizione di Italia, Francia e Spagna, tre dei principali esportatori in Europa, e di altri sei paesi che la considerano una barriera al libero mercato interno all’Unione Europea.



Etichette al vino: la reazione di Coldiretti

In merito alla vicenda delle etichette sui rischi associati al consumo di vino che dovranno essere adottate in Irlanda, si sarebbe subito espresso il numero di Coldiretti, Ettore Prandini, al quale ha fatto eco anche il presidente dell’Unione italiana vini, Lamberto Frescobaldi. Secondo Uiv, la norma “mette a repentaglio il principio di libera circolazione delle merci” esprimendo il timore che in futuro verrà lasciata “libera iniziativa ai singoli Paesi membri, al fine di ‘sdoganare’ sistemi adottati senza un previo dibattito pubblico a livello europeo”.



Secondo il numero uno di Coldiretti, invece, l’etichettatura del vino in Irlanda “è un attacco diretto all’Italia che è il principale produttore ed esportatore mondiale con oltre 14 miliardi di euro di fatturato” sottolineando come sia “del tutto improprio assimilare l’eccessivo consumo di superalcolici tipico dei Paesi nordici al consumo moderato e consapevole di prodotti di qualità“. Il vino secondo lui “aiuta a stare bene con se stessi [ed è] da contrapporre all’assunzione sregolata di alcol. Il giusto impegno dell’Unione per tutelare la salute dei cittadini non può tradursi in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate”.