Non essendo stato distribuito nei cinema, Il volatore di aquiloni è un film poco noto. Tuttavia merita di essere citato tra quelli che vedono protagonista (e in questo caso anche regista) Renato Pozzetto. Datata 1987, la pellicola racconta la storia di Urca, un deltaplanista desideroso di vedere il mare, dato che vive in montagna, e che un giorno decide di partire per poter realizzare il suo sogno. Nonostante alla partenza sua madre gli raccomandi di stare alla larga da Milano, Urca sorvola la città e, a causa dello smog, ha un malore che lo costringe a un atterraggio di fortuna in un prato che nientemeno è quello di San Siro.
Cominciano per lui una serie di incontri decisamente singolari, a partire da quello con un arbitro e un guardalinee proprio all’interno dello stadio, che lo porteranno in giro per Milano. Riuscirà a raggiungere poi il mare, vera meta del suo viaggio? Preferisco lasciarvi il gusto di scoprirlo evitando spoiler.
Come già si intuisce dalla scena iniziale (Pozzetto che su un palco con ancora il sipario chiuso presenta al pubblico quel che sta per vedere), Il volatore di aquiloni vuol essere una sorta di documentario su Milano, con i suoi pregi, i suoi difetti, e una buona dose di pubblicità per aziende legate al capoluogo lombardo. Naturalmente con una forte impronta del suo regista e protagonista principale, all’insegna di nonsense e scene surreali.
Nel cast ci sono anche attori che abbiamo visto in altri film al fianco di Pozzetto e legati a Milano: Massimo Boldi e Felice Andreasi, già sul set di Nessuno è perfetto, e Piero Mazzarella, indimenticabile Fosforo ne Un povero ricco. Ha poi spazio Claudio Boldi, fratello di Massimo e comparso anche in altre pellicole (come I pompieri e Grandi magazzini) e c’è anche un cameo di Karl-Heinz Rumenigge e Vinicio Verza, giocatori rispettivamente di Inter e Milan. Una particina ce l’ha anche Giacomo Pozzetto, figlio di Renato.
La colonna sonora è firmata da un altro meneghino doc, nonché sodale di Pozzetto fin dagli esordi: Enzo Jannacci.
Ci sono quindi abbastanza ragioni per guardare Il volatore di aquiloni, in particolare per chi è nato a Milano o ha questa città nel cuore.
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