Ignazio Boschetto, Piero Barone e Gianluca Ginoble: un trio indissolubile che ha preso il nome de “Il Volo“. Sono trascorsi ormai 10 anni dalla nascita di questo gruppo amatissimo in Italia e all’estero, esportatore della tradizione canora tricolore e capace di avvicinare due generi solitamente distinti come lirica e pop. Eppure fa uno strano effetto pensare agli inizi di questa fantastica storia che ha fatto de Il Volo un gruppo di livello internazionale. Tutto cominciò infatti per puro caso: il trampolino di lancio dei tre fu la trasmissione “Ti lascio una canzone” condotta da Antonella Clerici su Rai Uno. Alle selezioni della seconda edizione del programma, Piero Barone da Naro, vicino Agrigento, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, provenienti rispettivamente da Marsala, in provincia di Trapani, e da Montepagano, frazione di Roseto degli Abruzzi, in provincia di Teramo si erano infatti presentati da solisti…
Il Volo a “Ti lascio una canzone”: dove tutto ebbe inizio
Fu un’intuizione dell’autore del programma, Roberto Cenci, a far sì che tre Boschetto, Barone e Ginoble si unissero andando a formare un trio che avrebbe poi conquistato i palcoscenici di mezzo mondo. I ragazzi, che all’epoca avevano tutti dai 14 ai 16 anni e che prima del programma non si conoscevano, un po’ per gioco un po’ per le loro innate qualità vennero ribattezzati i “tenorini”, sulla stregua dei ben più famosi “Tre Tenori”, ovvero Luciano Pavarotti, Placido Domingo e José Carreras. Di settimana in settimana le performance portate in scena dai tre ragazzi entusiasmano il pubblico italiano. Il loro talento nell’eseguire pezzi della tradizione musicale nostrana come ‘O sole mio, Torna a Surriento, Mamma, Funiculì funiculà e ‘O surdato ‘nnammurato non passano inosservati. Quell’esperienza televisiva gli vale l’attenzione di grandi produttori discografici come Michele Torpedine e Tony Renis: quest’ultimo chiama in causa Jimmy Iovine, già presidente dell’etichetta discografica statunitense Geffen Records di proprietà della Universal Music Group, facendo firmare al nascente gruppo musicale un contratto da due milioni di dollari per la pubblicazione di un album sul mercato internazionale. All’epoca si facevano chiamare The Tryo, ma è chiaro a tutti che sia quello l’inizio de “Il Volo”…