Il Volo, ospite nella seconda puntata di Michelle Impossible & friends, il varietà condotto da Michelle Hunziker, ha ripercorso la sua carriera, iniziata quando erano giovanissimi. I tre cantanti Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, infatti, si sono conosciuti nella seconda edizione del talent show canoro per bambini Ti lascio una canzone, dove a unirli fu proprio la produzione. “È stato un incontro per caso, ci siamo ritrovati nel posto giusto al momento giusto e ci hanno messi insieme. Noi però siamo stati bravi a rimanere insieme, ormai conviviamo da quindici anni”, hanno raccontato.
Tutti si erano presentati da solisti ai provini e l’unico ad avere una passione per la lirica era Piero Barone, all’epoca sedicenne. “Mi è stata trasmessa dalla mia famiglia. Avevo intenzione di iscrivermi al Conservatorio e diventare tenore. Anche ora studio molto. Credo sia giusto essere soddisfatti del lavoro ma non perdere mai l’ambizione, che è uno stimolo a fare sempre di più. Io non credo molto nei sogni, ma negli obiettivi sì. Vorrei calcare un teatro italiano e debuttare in un’opera come La Traviata”, ha ammesso.
Il Volo: “All’inizio cantavamo solo all’estero, eravamo delusi”. Poi Sanremo
Il Volo, nel raccontare il proprio successo, ha raccontato anche di quanto sia stato difficile farsi apprezzare in patria dopo Ti lascio una canzone. “All’inizio cantavamo solo all’estero, in Italia venivamo solo per le vacanze. I nostri amici ci credevano matti perché a 16 anni andavamo in giro per il mondo. È una cosa che non riuscivamo a digerire”. A dare una svolta fu il Festival di Sanremo, vinto nel 2015 con Grande Amore, che si sarebbe poi piazzata al terzo posto all’Eurovision. “Ignazio e Gianluca ai provini l’avevano scartata, piaceva soltanto a Piero che si è imposto. La melodia lo aveva convinto perché rimaneva nelle orecchie”. Una scelta che si rivelò vincente.
Adesso sono apprezzati sia in Italia che nel resto del mondo. “Nel 2016 eravamo ospiti di un grande evento a New York, c’era anche Lady Gaga. Ignazio se ne andò a dormire, io e Piero passammo una serata con lei”, ha raccontato Gianluca. “Una volta negli Usa abbiamo anche trovato una signora che aveva il nostro autografo tatuato sul polpaccio”.