L’intervista a Il Volo è stata mandata in onda nel pomeriggio di oggi, domenica 1° maggio 2022, nel corso della trasmissione di Canale 5 “Verissimo Story” e imperniata sulle chiacchierate più belle ed emozionanti realizzate da Silvia Toffanin in questi ultimi anni. Gianluca Ginoble ha rivelato che quando aveva 11 anni stava cantando un brano, ma ha dimenticato improvvisamente il testo ed è scappato dal coro, andando ad abbracciare la madre, che si trovava tra il pubblico: “Io sono timido, ancora mi emoziono tantissimo quando mi intervistano”.



La sua carriera al fianco di Piero Barone e Ignazio Boschetto è cominciata quando erano tre ragazzini su Rai Uno, con il programma, condotto da Antonella Clerici, “Ti lascio una canzone” e proprio Barone ha difeso il genere musicale cantato da Il Volo: “Noi non siamo antichi, siamo classici. Noi portiamo il patrimonio musicale italiano in giro per il mondo e lo facciamo conoscere ai nostri coetanei, senza farlo morire”. Gli ha fatto eco Ignazio Boschetto: “Noi cerchiamo di dare il buon esempio, trasmettendo amore per quello che facciamo e gratitudine alle persone che ci aiutano durante il nostro cammino. Ci criticano? Pazienza…”.



IL VOLO: IGNAZIO BOSCHETTO RICORDA IL PADRE

Nel prosieguo di “Verissimo Story”, Ignazio Boschetto de Il Volo, ha raccontato la perdita del suo amato papà: “Puoi avere qualsiasi età, può passare quanto tempo si voglia, ma non si è mai pronti ad accettare la perdita di un genitore. Io so che lui anche oggi che non c’è, è qui in qualche posto con me. Mi piace pensarla così, era orgogliosissimo di me, ma non riusciva a esternare le sue emozioni. Con uno sguardo riusciva a fare capire tutto”.

Piero Barone ha tenuto a sottolineare che a soli tre giorni di distanza dalla scomparsa del padre, Ignazio Boschetto è arrivato con il sorriso sul palco del Festival di Sanremo e si è esibito con i suoi compagni di carriera: “Non c’è stato un solo momento nel quale abbia pensato di non farlo, in quanto lui e mia madre hanno fatto grandi sacrifici per fare sì che arrivassi dove sono oggi. Lui era uno di noi”, ha concluso Ignazio Boschetto.