La Variante Delta sta provocando una serie di infezioni anche fra coloro che si sono vaccinati con la doppia dose. Il caso preoccupa, come sottolinea la virologa di fama internazionale Ilaria Capua, ma non bisogna allarmarsi più di tanto. “Le rotture si verificano quando il virus in circolazione è sufficientemente diverso da quello che ha generato gli anticorpi (ovvero dal vaccino) da sfuggirgli – spiega l’esponente della comunità scientifica sulle colonne del Corriere della Sera – per semplificare con una metafora al limite dell’immaginazione, è come se le maglie della rete da cattura che abbiamo ottenuto vaccinandoci con il Sars CoV2 della prima ora, fossero diventate adesso troppo larghe per catturare efficacemente anche la variante Delta”. La Capua descrive la variante Delta come “scivolosa e sfuggevole”, quasi fosse “un’anguilla”, in grado quindi di sfuggire alla “reti da pesca” e giungere fino al sangue e agli organi. Del restio i vaccini oggi in commercio erano stati costruiti “per proteggerci da un virus che non è più lui”, di conseguenza quella della Variante Delta rappresenta “un grattacapo non da poco”.
Il problema principale, come detto sopra, è che la Delta riesce a volte a bucare anche i vaccini: “La brutta notizia è che la variante Delta sta provocando rotture vaccinali con casi sintomatici in persone vaccinate – spiega ancora la Capua – il virus sfuggente arriva al bersaglio, perché la rete di protezione non lo ferma. La seconda brutta, bruttissima notizia è che con la variante Delta l’effetto di abbattimento della trasmissione virale nei soggetti vaccinati sarebbe minore”. Quindi la Capua specifica meglio: “Diciamo che una persona vaccinata che oggi incontrasse la variante Delta potrebbe sviluppare sintomi simil influenzali (quasi sempre non gravi), cosa che avveniva rarissimamente fino a qualche mese fa”, aggiungendo comunque che “quasi certamente” i vaccinati che si ammalano “non finiranno in ospedale”.
ILARIA CAPUA: “ANCHE I VACCINATI POSSONO INFETTARE”
Poi specifica: “L’evidenza più preoccupante è quella che alcuni vaccinati possano amplificare il contagio alla stessa stregua dei non vaccinati. Ovvero, mentre nella prima fase della campagna vaccinale abbiamo visto un’efficacia vaccinale straordinaria, adesso invece nei soggetti immunizzati ed infettati con la variante delta si potrebbero verificare casi in cui l’escrezione virale è comunque molto elevata”
Ecco perchè in questo momento è fondamentale vaccinarsi, ancora di più: “Se si è vaccinati il rischio di rimetterci la pelle o accorciare la propria vita di qualche anno è veramente bassissimo. Per i non vaccinati, visto come si comporta la variante Delta che ha messo l’elica del turbo, invece no e sarà ben diverso”. Quindi Ilaria Capua conclude: “Se continueremo ad avere la popolazione vaccinata a macchia di leopardo non ci sarà uniformità di ripresa e si ricomincerà con le ambulanze, le chiusure e le restrizioni. Abbiamo sei settimane per agire con le vaccinazioni ed evitare che questa pandemia diventi anche molto peggio di quello che potrebbe essere”.