Il covid è tornato prepotentemente al centro delle discussioni ieri a Otto e Mezzo, e in studio vi era la nota Ilaria Capua, fra le voci più autorevoli della virologia internazionale. In questi giorni stiamo assistendo ad un preoccupante rialzo dei casi, nonostante ci si aspettasse che il virus andasse in vacanza. Ancora una volta è l’Europa il centro del focolaio, e in Italia la Sardegna e la Lombardia sono segnalate dall’Iss come regioni a rischio elevato. “Cosa sta succedendo?”, ha quindi domandato Lilli Gruber, che conduce da casa proprio per il covid, ad Ilaria Capua: “Il virus fa il virus – replica la professoressa in diretta tv sul settimo canale – si fa portare in giro dalle persone che non si proteggono come dovrebbero e non mettono in atto tutte le misure che abbiamo adottato in questi due anni e mezzo e che sappiamo funzionare. Appena si eliminano le restrizioni il virus straborda, brum, è come l’acqua”.”.



La scienziata ribadisce quanto sia importante: “La mascherina al chiuso o negli assembramenti è ancora necessaria, mentre è importante evitare contatti stretti con persone che arrivano da altri Paesi perché da tempo sugli aerei è in atto un “liberi tutti”.

ILARIA CAPUA E LILLI GRUBER DA OTTO E MEZZO: IL PUNTO SULLA NUOVA ONDATA DI CASI COVID

Ilaria Capua non sembra comunque sorpresa: “Quando è arrivato il Covid, sapevamo che sarebbe restato. Come tutti i virus si evolve e mutando cerca di sfuggire alle nostre difese immunitarie. Noi avevamo messo la Sars Cov2 in un recinto ma se quel recinto non lo teniamo in ordine, il virus scappa, circola e soprattutto cambia. E mi dispiace, ma in autunno il Covid tornerà”.



Lilli Gruber a quel punto è intervenuta, portando la sua testimonianza: “Non è una banale influenza, lo dico a informazione dei telespettatori, io sono a casa da 17 giorni” e la virologa ha commentato “Quest’infezione va evitata, fosse solo perché si sta a casa 15 giorni. Gli asintomatici sono pochi. Proteggiamoci per interesse proprio e della collettività. Non dobbiamo correre dietro all’infezione, ma prevenirla senza questo tira e molla sulle cautele”. Critico infine Paolo Mieli, ex direttore del Corriere della Sera, in studio a Otto e Mezzo: “Basta vedere come i ministri o i capi di governo si danno la mano, la trovo una cosa di inciviltà inaudita. Sembra che salutarsi con il gomito fosse una sceneggiata. Se il Covid dovesse ripartire per il terzo anno consecutivo in autunno, beh, allora siamo di fronte a una massa di cretini”.