Ilaria Capua, che dopo un lungo periodo trascorso negli Stati Uniti d’America ha deciso di fare rientro in Italia e insegnare all’Università Johns Hopkins SAIS Europe in qualità di “Senior fellow of global health”, ha tenuto nelle scorse ore una lezione dal titolo “Salute circolare: la salute del futuro” a cui hanno preso parte anche Mario Monti e Romano Prodi, nella quale ha parlato del Coronavirus. L’esperta, si legge su “Sky Tg24”, ha evidenziato: “Noi non sappiamo ancora se il virus SARS-CoV-2 sia un virus interamente naturale o in parte manipolato in laboratorio. Non abbiamo ancora una risposta sull’origine di questa infezione, mentre è essenziale sapere questo virus da dove arrivi”.
A rendere difficoltosa la ricerca della genesi del Covid è, senza dubbio, la difficoltà riscontrata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità di effettuare “ispezioni in Cina per comprendere il virus da dove provenga. Fino a quando ci sarà questo tipo di rapporti tra Oms e Cina, non lo sapremo mai. Le fughe di laboratorio ci sono sempre state”, ma serve maggiore sorveglianza sui laboratori di ricerca a livello globale, ha aggiunto Ilaria Capua.
ILARIA CAPUA: “COVID? NON ABBIAMO NOTIZIE SULLA SUA ORIGINE”
Tornata nel nostro Paese con l’intento dichiarato di tentare di intensificare “la collaborazione scientifica tra Europa e Stati Uniti, molto importante per risolvere i problemi legati alla salute globale, alla crisi climatica, alla pandemia”, Ilaria Capua, come riporta “Sky Tg24”, ha detto che “la salute circolare preveda un’inclusività maggiore. Dobbiamo iniziare a pensare in termini di equilibri nuovi, dando una mano al nostro pianeta, che da solo non ce la fa”.
Capua ha menzionato non solo la crisi provocata dal Coronavirus, ma anche le difficoltà ad avviare importanti campagne vaccinali contro altri virus, come quello che determina l’influenza aviaria. “Sono tornata in Italia perché la scienza ha bisogno delle scienze sociali e di altre discipline per progredire – ha affermato Ilaria Capua –. Io che predico come una radio l’importanza dell’interdisciplinarità, sono qui a farla e cercare di creare i ponti per arrivare a una salute circolare e una salute migliore per il sistema di cui siamo ospiti”.