I contagi di Covid-19 continuano a salire, tanto da raggiungere cifre inimmaginabili persino nel 2020, nella prima ondata di virus. Ilaria Capua, virologa che dall’inizio della pandemia è stata in prima linea nel cercare di spiegare quanto stesse accadendo, ha parlato attraverso le pagine del Corriere.it. “Omicron vola veloce come il vento e grazie alla sua contagiosità ci darà filo da torcere. È una questione di numeri. Ci possiamo consolare riconoscendo che per ora non sembra avere i denti affilati, piuttosto i dentini da latte. Eppoi c’è dell’altro: almeno in Italia dove i tassi di vaccinazione sfiorano il 90%, Omicron si appoggia su una popolazione che non è più vergine (e quindi completamente vulnerabile), ma grazie sia alla vaccinazione sia all’infezione naturale il virus lo ha conosciuto e quindi sa come difendersi” ha dichiarato la virologa.
La fine del virus, dunque, è vicina? Non è così. Secondo quanto spiega Ilaria Capua, il Sars-CoV-2 sarà con noi ancora per molto tempo. “E allora vuol dire che siamo all’inizio della fine mi domanderete. Io vi posso dire che il Covid nelle sue forme attuali e nelle varianti che certamente verranno terrà compagnia a noi Homo sapiens e a tante altre specie animali per molti anni” prosegue l’esperta.
Ilaria Capua: “Il Covid-19 muta. Ecco perché i contagiati…”
Il Virus, dunque, sarà ancora con noi per molto tempo. Il motivo di tale resistenza è la sua mutazione. Essendo mutato così rapidamente, il Sars-CoV-2 resterà ancora per molto tempo un’infezione con la quale dover fare i conti, proprio a causa della sua capacità di variare: “La novità è che Omicron si avvia a diventare un nuovo sierotipo di Sars-CoV2. Che cosa significa questo? Significa che è sufficientemente distante dal ceppo originale Wuhan e dai suoi immediati discendenti che evade una parte della risposta immunitaria. Ultrasemplificando, è come se in questi due anni il «cugino Omicron» si fosse fatto crescere capelli, barba, baffi e avesse indosso sempre gli occhiali da sole in modo tale che la camera del telefonino e gli algoritmi di riconoscimento facciale non lo riconoscessero più come alpha, gamma o delta. Infatti non lo è: è Omicron”.
Il motivo per cui anche i vaccinati si contagiano spesso, seppur con sintomi più lievi rispetto a chi invece non ha il vaccino. Ilaria Capua spiega: “È questo un virus con il turbo che grazie alla sua contagiosità ci darà filo da torcere. Ecco uno dei motivi per cui anche i pluri-vaccinati si infettano di più rispetto a prima: perche questo è un virus diverso, cambiato sia dentro che fuori, e che per forza di cose impareremo a conoscere”.