Ilaria Capua, virologa di fama mondiale, da anni negli Stati Uniti, lo ha ribadito: “Arriverà un’altra pandemia”. Non si sa quando ma è certo che accadrà. Parlando stamane con il Resto de il Carlino, la dottoressa che ha diretto lo One Health Center in Florida, ora alla John Hopkins University di Bologna, ha precisato che le pandemie si verificano “a cadenza regolare nel tempo. Mi dispiace dirlo, ma non è che perché abbiamo avuto quella da Covid siamo a posto per i prossimi duecento anni. Purtroppo non funziona così. La malattia X di cui parla l’Oms è un termine per dire che qualcosa, prima o poi, arriverà. Non si sa che cosa, ma succederà. E potrebbe essere ancora più aggressivo del Covid”.
Di conseguenza bisognerà farsi trovare pronti, e servirà quindi una risposta a queste emergenze “che sia ragionata, consapevole e studiata anche sulla base del territorio”, precisa ancora Ilaria Capua. Sicuramente il covid ha impartito una lezione ai governi mondiali e di questa esperienza resta una “consapevolezza di vulnerabilità” che secondo Ilaria Capua “è un bene”.
ILARIA CAPURA: “MI PIACEREBBE VEDERE PIU’ ATTENZIONE”
“Mi piacerebbe, però – aggiunge – vedere più attenzione nel mettere in atto comportamenti che siano preventivi per il contagio da qualunque patogeno, quindi lavarsi le mani, se si ha la tosse o non si esce oppure si indossa la mascherina”. L’esperta sottolinea come grazie al covid abbiamo imparato moltissimo sulle malattie infettive, ma c’è un’amnesia collettiva: “Le persone, essendo stato così brutto quel periodo, non vogliono più pensarci. Però questo non va bene. Il virus del Covid è ancora qui con noi”.
Ma da dove potrebbe essere originata la nuova eventuale pandemia? A riguardo Ilaria Capua sottolinea come in quei Paesi “dove ci sono meno norme igieniche è molto più semplice”, ad esempio l’Asia dove sono state registrate l’influenza asiatica, l’influenza Hong Kong, senza dimenticare i mercati di animali vivi “dove specie che in natura non si incontrerebbero mai e invece sono nelle stesse gabbie ci sono ancora. Questi posti sono dei veri e propri gironi infernali”.
ILARIA CAPURA: “SERVE UN APPROCCIO CIRCOLARE ALLA SALUTE”
Secondo Ilaria Capua è necessario un approccio di salute circolare: “Dopo il colpo durissimo del Covid non riflettere su come approcciarsi in modo più consapevole, circolare alla salute, è necessario”. Un’importante risposta è attesa dal sistema politico e sanitario: “Non si deve erodere un sistema che è già in sofferenza. Non bisogna dimenticare mai il grande sacrificio dei professionisti a quel tempo erano in ospedale e non avevano nemmeno a disposizione le mascherine, in lotta contro qualcosa che nessuno ancora riusciva a identificare”.
In merito al covid, infine, Ilaria Capua precisa che se l’aspettava, “Ne avevamo discusso lungo gli anni a Bruxelles e a Ginevra, all’Oms su cosa fare quando fosse arrivata una pandemia”, ricordando come il lockdown sia stato terribile ma “inevitabile”, e grazie a quel periodo abbiamo sviluppato concetti come ad esempio “lo smart working a quale, fino ad allora, nessuno aveva pensato”.