Ilaria Capua, nota virologa e direttrice dell’Emerging Pathogens Institute dell’Università della Florida, è intervenuta nella mattinata di oggi, venerdì 9 aprile 2021, nel corso della trasmissione “L’Aria che Tira”, in onda su La7, rispondendo alle domande rivoltegli dalla conduttrice Myrta Merlino. Ovviamente, all’esperta è stato chiesto un parere sulla corrente situazione pandemica e vaccinale, a cominciare dalla possibilità di accelerare le tempistiche delle riaperture in Italia, sull’onda emotiva delle proteste andate in scena nelle piazze del nostro Paese nei giorni scorsi da parte di commercianti disperati ed esasperati dal contesto quotidiano.
“Io parlo solo da scienziata – ha asserito Ilaria Capua –, purtroppo le chiusure vengono applicate perché bisogna ridurre la pressione sugli ospedali. Le riaperture dovranno quindi essere concordate sulla base dell’andamento della campagna vaccinale. Quando sarà stato sottoposto al vaccino il 70% delle persone anziane, allora si potrà pensare a programmare le riaperture”. Frasi che paiono allontanare ancora di qualche giorno il ritorno a una parvenza di normalità da parte degli esercenti e dei ristoratori.
ILARIA CAPUA: “ASTRAZENECA? TROPPA CONFUSIONE”
Ilaria Capua ha quindi sottolineato che basterebbe un solo passo falso per far piombare l’Italia in un’insostenibile situazione di difficoltà: “Il virus circola ancora in maniera attiva e manda la gente in ospedale, per questo dobbiamo garantire una protezione alle persone anziane”. E, a tal proposito, non manca una tirata d’orecchie all’indirizzo dei vertici governativi: “La campagna di vaccinazione andava messa in pratica con dei criteri chiari e, soprattutto, quei criteri dovevano essere rispettati: a questo punto non avremmo avuto così tanti morti”. Sul vaccino AstraZeneca, la virologa ha detto la sua: “Si è fatta troppa confusione, le persone non capiscono più niente. Nel percorso di gestione di un farmaco nuovo ci possono essere delle incertezze, ma sono stati commessi molti errori. Ieri c’era un articolo sul Times che diceva che in Inghilterra le morti associate per questo vaccino in un anno sono 17 ed è un numero più basso delle persone che affogano nella vasca da bagno, ossia 23”.