Seconda ondata e come affrontarla, Ilaria Capua ha le idee chiare. La virologa, direttore dell’UF One Health Center, è intervenuta ai microfoni di Di Martedì per fare il punto della situazione sull’emergenza coronavirus in Italia, ma non solo: «Dico sempre che preoccuparsi senza fare niente è inutile: cerchiamo di capire come mai gli altri Paesi stanno affrontando quella che io temo sia la seconda ondata. La seconda ondata non è tanto riferita al numero di contagi in persone sintomatiche, ma quando quel numero di contagi supera quella determinata soglia e determinate regole non sono rispettate, il virus scavalla e inizia ad entrare nella popolazione che inizia ad entrare negli ospedali». In Spagna, Francia e Gran Bretagna sono stati registrati importanti aumenti di casi positivi: «Questo virus va rispettato, è un fenomeno epocale: questo virus è come se fossero cadute un miliardo di biglie di marmo in piazza San Pietro, rimbalzando arriveranno dappertutto. Il virus non si ferma se noi non lo blocchiamo, se non mettiamo in atto le tre regole di quest’anno: distanza, mascherina e laviamoci le mani».
ILARIA CAPUA: “ITALIA HA MESSO VIRUS SOTTO CONTROLLO”
«In questo momento c’è bisogno di attenzione particolare: se noi abbiamo allentato un po’ troppo verso la fine di agosto, adesso cominciamo a vederlo. Se dovessimo vedere un aumento dei casi, bisogna immediatamente agire per riabbassare la curva», ha aggiunto Ilaria Capua a Di Martedì: «Bisogna togliersi dalla testa che determinate cose si possono evitare: la mascherina bisogna metterla, so che è una rottura di scatole ma bisogna metterla quasi sempre». La virologa ha poi elogiato la gestione dell’Italia, ma vietato adagiarsi sugli allori: «Noi siamo stati bravi e abbiamo messo il virus sotto controllo, ma quello che sta succedendo negli altri Paesi potrebbe succedere anche a noi: per questo non dobbiamo abbassare la guardia». Infine, una previsione: «Io l’altro giorno cercavo di prendere un po’ di misure, secondo me la normalità non tornerà prima della primavera 2022: l’inverno sarà difficile. Nell’autunno del 2021 ci sarà una serie di vaccini, potrebbe essere l’inizio di un graduale di un ritorno alla normalità».