Vietato abbassare la guardia, la strada è quella giusta: questo il giudizio di Ilaria Capua ai microfoni di Di Martedì. La direttrice dell’UF One Health Center in Florida ha messo in evidenza nel salotto di Floris: «Siamo sulla via giusta, siamo in una fase di stabilizzazione e i dati ci confortano. Ma il nostro obiettivo deve essere quello di continuare a tenere le persone fuori dagli ospedali. Gli ospedali in periodo non pandemico lavorano tantissimo, il nostro obiettivo deve essere quello di non abbassare la guardia: dobbiamo arrivare ad avere zero pazienti Covid».
Ilaria Capua ha poi parlato di vaccino e immunità di gregge: «Noi dobbiamo vaccinare prioritariamente le persone che vanno in ospedale: medici, infermieri e persone fragili. Nel frattempo il virus continuerà a circolare e quindi anche questo genererà un certo livello di immunità. Attraverso la circolazione attiva del virus in popolazioni che non sviluppano la forma grave e attraverso una progressiva immunizzazione delle persone che invece rischiano la vita con questa infezione si arriverà ad avere l’immunità di gregge».
ILARIA CAPUA: “TERZA ONDATA CI SARÀ”
«Le pandemie sono dei fenomeni trasformazionali, sono causate dall’ingresso di uno sciame virale all’interno di una popolazione vergine. Questa popolazione si adatta come può, noi abbiamo adottato misure per arrestare la corsa, ma l’obiettivo del virus è quello di continuare a correre, per questo è così importante il vaccino», ha spiegato Ilaria Capua a proposito della terza ondata: «É naturale che ci sarà, ma la potenza sarà attutita da tutto quello che avremo imparato».
Infine, una battuta sui mesi di dicembre e di gennaio: «Io credo che saranno mesi terribili per tanti motivi: negli Usa si prevede l’effetto del Giorno del Ringraziamento. Biden ha già chiesto agli americani 100 giorni di mascherine a partire dal 20 gennaio, giorno del suo insediamento. Il Natale e il periodo invernale sono sempre dei periodi critici per la sanità, il vero obiettivo di ognuno di noi è tenere le persone fuori dagli ospedali».