Mentre Ilaria Cucchi a Domenica In confessa di sentire la terribile mancanza del fratello, sui social si sussegue una vergognosa serie di insulti. Accade tutto sui social sotto il post dedicato alla sua ospite da parte del programma di Raiuno. «Pensi ai soldi», «Ma basta! E i poliziotti e i carabinieri che hanno perso la vita?» e «Morto da solo come un cane…hai detto bene ma questo è accaduto per scelta sua e vostra come famiglia» sono solo alcuni dei commenti comparsi. C’è chi addirittura tira in ballo Bibbiano. La testimonianza della sorella di Stefano Cucchi non ha “disturbato” molti sui social. E qualcuno se la prende anche con Mara Venier: «Domenica la gente vuole un po’ di leggerezza ed in questo tu sei brava, e invece quel tono di voce lacrimevole non ci sta proprio». Ma gli attacchi sono rivolti in gran parte all’ospite. «Quando finirà questa telenovela, ancora a lucrare sul fratello, sappiamo vita morte e miracoli di questa storia, non se ne può più». Un veleno incredibile per il quale non basta un velo pietoso. (agg. di Silvana Palazzo)



ILARIA CUCCHI “MIO FRATELLO STEFANO MI HA DATO LA FORZA PIÙ GRANDE”

Ilaria Cucchi ricorda suo fratello Stefano a Domenica In leggendo un passo del suo libro. Oggi ripercorre i dieci anni di battaglia che l’hanno vista in prima linea alla ricerca della verità, una battaglia che non l’ha mai vista arrendersi: “La forza me l’ha data Fabio (Anselmo, avvocato e suo compagno, ndr), ma la forza più grande me l’ha data mio fratello e il ricordo del suo corpo morto nell’obitorio […] Queste storie, il più delle volte, si consumano nel disinteresse generale”. Ilaria Cucchi non avrebbe mai immaginato ciò che questa storia avrebbe riservato a lei e alla sua famiglia: “pensavo che il dolore più grande fosse vedere mio fratello morto in quella maniera, non sapevo quello che mi avrebbe aspettato da quel momento in poi”. E di fronte alle immagini di Stefano Cucchi morto, svela: “Ho pensato ‘che roba orribile scattare le foto al cadavere di mio fratello’, è una violenza che noi familiari vediamo […] quella foto non sarebbe dovuta essere stata scattata se la giustizia avesse fatto il suo lavoro”. (Agg. di Fabiola Iuliano)



ILARIA CUCCHI, LA BATTAGLIA LEGALE PER IL FRATELLO STEFANO

Ilaria Cucchi torna a Domenica In a dieci anni dalla morte di suo fratello Stefano, deceduto il 22 ottobre 2009 dopo le percosse che gli vennero inferte dopo l’arresto per droga. Da qui prese il via il tortuoso e sofferto iter processuale che non si è ancora concluso. Ma la sorella di Stefano Cucchi è sempre in prima fila nelle aule del tribunale. La visibilità mediatica arriva con la pubblicazione delle foto scattate durante l’autopsia al corpo martoriato del fratello. Il forte impatto delle immagini sull’opinione pubblica accese i riflettori sulla vicenda. Sono passati dieci anni dalla morte di Stefano Cucchi ma il triste anniversario coincide con due date importanti: il 12 novembre comincerà il processo per depistaggio agli altri otto carabinieri coinvolti, mentre il 14 novembre è attesa la sentenza finale del processo bis ai cinque carabinieri accusati di omicidio preterintenzionale, falso e calunnia, oltre che la sentenza d’appello per omicidio colposo ai medici dell’ospedale Pertini che ebbero in cura il giovane. «Dieci anni fa Stefano stava scrivendo quell’ultima, disperata, richiesta di aiuto. Voleva vivere, mio fratello! Poi invece è morto, all’alba, tra l’indifferenza generale di tutti coloro che hanno avuto a che fare con lui in quei sei giorni del suo calvario», il ricordo su Facebook. (agg. di Silvana Palazzo)



ILARIA CUCCHI: “LA FIDUCIA CHE HO RIPOSTO NELLA GIUSTIZIA È SERVITA”

Ilaria Cucchi si ritiene soddisfatta per aver creduto nella Giustizia fino in fondo. La morte del fratello Stefano Cucchi, avvenuta ormai dieci anni fa, è ancora un ricordo vivo nella mente di tutti gli italiani. Così come la battaglia senza freni dei familiari, che hanno fatto emergere la verità su quella terribile notte. “Ci sono stati momenti estremamente difficili, ma mai ho pensato che non ne valesse la pena. La fiducia che ho riposto nella giustizia è servita. Il messaggio che voglio lanciare, oggi nel decimo anniversario della morte di mio fratello, è un messaggio di speranza: bisogna crederci e battersi”, ha detto Ilaria a Dimartedì qualche giorno fa. Oggi Ilaria Cucchi sarà ospite di Domenica In per raccontare la sua storia. E in particolare per presentare ai telespettatori il libro che hanno pubblicato sul caso di Stefano lo scorso 22 ottobre. In studio al suo fianco ci sarà l’avvocato Fabio Anselmo che ha seguito il suo caso e che alla fine è diventato il compagno di vita di Ilaria.

ILARIA CUCCHI, LA MANO TESA A FRANCESCO TEDESCO

“Si alza dal banco dei testimoni e non si avvia subito all’uscita dell’aula. Viene verso di noi. Va da Ilaria, che nel frattempo si è alzata in piedi. Le porge la mano. Ilaria ha una breve incertezza, poi accetta quella stretta”, scrive il legale in merito a quanto accaduto in Corte d’Assise, alla fine della confessione del carabiniere Francesco Tedesco. La Cucchi non avrebbe voluto stringere quella mano, dice a Il Corriere della Sera, ma poi ha cambiato idea, ripensando all’omertà che ha circondato la morte di Stefano: “Così ho teso la mia mano. Lui ha detto ‘mi dispiace’. Io avrei voluto rispondere ‘dispiace più a me’, invece ho detto ‘grazie'”. A dieci anni di distanza, Ilaria Cucchi ripensa ancora alla morte del fratello Stefano. “Dieci anni fa Stefano moriva di giustizia”, scrive su Facebook la sorella del geometra che quel fatidico 22 ottobre ha perso la vita a causa delle percosse ricevute mentre si trovava nella Caserma romana di via Appia.

ILARIA CUCCHI E L’ATTESA PER LA VERITÀ

Dopo cinque giorni dal suo arresto, avvenuto per droga, Stefano ha esalato l’ultimo respiro a causa delle gravi fratture. Un pestaggio violento che secondo i pm avviene la notte stessa in cui scattano le manette e inizia il calvario dei familiari, alla ricerca di giustizia e verità. Si dovrà attendere lo scorso aprile prima che emerga quanto è accaduto, grazie alla deposizione del carabiniere Francesco Tedesco, che in aula rivelerà i nomi dei presunti colpevoli: gli agenti Raffaele D’Alessandro e Alessio Di Bernardo. L’indagine farà emergere altri sei nomi, per un totale di otto, che il prossimo 12 novembre dovranno presentarsi a processo. “Una sentenza in simili processi rappresenta un monito ai cittadini, che devono continuare ad avere fiducia nelle istituzioni”, ha commentato Ilaria, “Di indifferenza muoiono gli ultimi. Vorrei che Stefano fosse ricordato come un simbolo, per dare voce e speranza a coloro che non hanno strumenti per combattere le battaglie che servono”.