Fra le tante donne della televisione ad aver subito delle avance un po’ fuori luogo, anche Ilaria D’Amico, Il volto storico di Sky Sport, compagna da tempo dell’ex portiere della Juventus e della nazionale, Gigi Buffon, lo ha rivelato durante la recente intervista rilasciata al programma di Rai Radio 2 I Lunatici, condotta da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. “Una volta mi sono ritrovata in una situazione molto imbarazzante – ha spiegato in diretta radiofonica – già lavoravo, erano i primi anni. Mi chiamò nella sua stanza il direttore e lo trovai con della musica romantica in stanza, poi iniziammo a parlare e lui iniziò a farmi dei massaggi sul collo. Era un segnale inequivocabile”.



“Era il direttore di un luogo in cui lavoravo – ha proseguito la conduttrice – ma ne sono uscita, ho bloccato la situazione e ne sono uscita”. Ilaria D’Amica è da sempre a fianco delle donne e sostenitrice del movimento #metoo, e parlando delle quote rosa le ha definite “orribili ma necessarie, necessarie per scardinare un mondo che è stato governato dall’idea che siano i maschi a scegliere. E’ importante far entrare le donne nei centri di potere. Il movimento – ha aggiunto – è stato fondamentale per dare strumenti a tutte le giovani ragazze e per spaventare chi trovandosi in certi posti di potere per buonsenso, civiltà e dignità dovrebbe evitare certi comportamenti e invece non lo fa”.



ILARIA D’AMICO: “IL VACCINO MI HA TRANQUILLIZZATA, BUFFON…”

L’intervista è quindi virata su altri temi, a cominciare dalla pandemia di covid, e dalla tranquillità giunta solo grazie al vaccino: “Io mi sono tranquillizzata grazie al vaccino. Avevo tantissima ansia soprattutto per mia mamma, che ha una certa età e un po’ di patologie. Avevo veramente paura e angoscia. Una volta vaccinata lei e vaccinati noi, mi sembra che ci sia una rete in questa cascata libera in cui ci siamo trovati. Il vaccino mi dà la sensazione di una rete di protezione”.

Le ultime parole di Ilaria D’Amico sono dedicate a Buffon: “Sono consapevole che mi dice delle stupidaggini ogni anno. Arriva a un certo punto e mi dice che smetterà, mi promette che ci faremo una estate incredibile, che faremo un viaggio alla scoperta dell’Italia che si conosce di meno. Ogni volta poi arriviamo a maggio che ha già preso altre decisioni. Lui è una fucina di talento e motivazioni, è un trascinatore vero, di se stesso e dei suoi compagni. E’ un generoso, si sporca le mani nello spogliatoio, ha una parte umana meravigliosa”.