Hanno fatto il giro del web e provocato una vera e propria polemica, le dichiarazioni rilasciate da Ilaria Genovese, consigliera di Torino, esponente di Sinistra Ecologista. Come riferito dal Corriere della Sera così come da numerosi altri quotidiani online, la stessa ha fatto chiaramente capire di poter tollerare uno spacciatore in quanto chiunque spacci non “è un problema di sicurezza”. Nella stessa frase l’esponente di sinistra ha spiegato che il vero problema è colui che deve utilizzare lo smercio di sostanze stupefacenti per poter tirare avanti e sopravvivere. Dopo tali parole si è creato il caos, con i partiti di centrodestra che hanno puntato il dito nei confronti della stessa Ilaria Genovese, al punto che gli stessi hanno lasciato l’aula per protesta, proprio per via di questo “slancio” verso gli spacciatori totalmente inaspettato e incomprensibile.



Nella successiva seduta i tre partiti Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, hanno presentato un documento a testa attraverso cui si chiedeva alla Circoscrizione 7, quella dove opera appunto Ilaria Genovese, di “condannare” in maniera ferma e decisa le parole della stessa consigliera, ricordando come i pusher “vendano morte”, oltre che ovviamente il fatto che si tratti di un reato punibile anche con il carcere.



ILARIA GENOVESE E LA QUESTIONE DELLO SPACCIO AL CARPANINI

Il quotidiano di via Solferino ha ricordato come siano diversi i problemi di spaccio in zona, soprattutto in quel di Aurora e nell’area vicino al ponte Carpanini: qui spesso e volentieri la vendita di droga avviene alla luce del sole e vi è un ritrovo della microcriminalità locale. Una situazione che ovviamente non va a favore dei cittadini, che vorrebbero invece una città “pulita”, ed è per questo che le dichiarazioni di Iliaria Genovese hanno sollevato un polverone.

I comitati residenziali denunciano da anni infatti tale situazione, sia per l’illegalità quanto per la sicurezza, e i partiti di centrodestra avevano proposto la chiusura di questa area, proprio per l’andazzo al suo interno, in particolare la zona della scalinata del ponte, ma secondo l’esponente di Sinistra Ecologista bisognerebbe affrontare il tema in maniera differente. La consigliera ha infatti detto di contestare “il pensiero a monte”, ovvero, che il vero problema è che ci siano ogni giorno decine di persone che siedono sulle scalinate che non sanno cosa fare o che non hanno altri luoghi dove ritrovarsi se non appunto quello.



ILARIA GENOVESE: “CERCANO UNA VITA MIGLIORE MA…”

Molti di loro, prosegue ancora Ilaria Genovese, non hanno delle occupazioni se non appunto quella dello spaccio e secondo la stessa bisognerebbe aiutare queste persone in quanto lo stato non è in grado di dare strumenti per cercare “una vita migliore” che sia in questo quartiere o in generale in questo paese.

La consigliera ha spiegato di essere entrata in contatto con queste realtà attraverso le associazioni del territorio, ricordando che ogni sabato si reca sul Carpanini per incontrare questi ragazzi “dei centri di accoglienza” e con un “regolare permesso di soggiorno”, storie di difficoltà che “Non possiamo immaginare”, situazioni che non si possono descrivere “solo in base alla criminalità”, aggiungendo inoltre che non si vendono “droghe pesanti”. Luca Deri, il presidente della maggioranza di centrosinistra, la pensa però diversamente: “Chi non vede” cosa c’è realmente su quel ponte, commette lo stesso errore di chi “chiede” di far intervenire i militari.