AVS CANDIDA UFFICIALMENTE ILARIA SALIS ALLE EUROPEE: L’ANNUNCIO DI FRATOIANNI E BONELLI

«Ilaria Salis candidata per Alleanza Verdi-Sinistra alle Europee»: solo ieri pomeriggio il leader dei Verdi Angelo Bonelli aveva smentito la notizia circolata fin dalla mattina per voce di Simone Canettieri sul “Foglio”. «Non è assolutamente vero», aveva aggiunto. Ecco, peccato che nel giro di qualche ora arriva la nota ufficiale dello stesso Bonelli con Nicola Fratoianni (leader di Sinistra Italiana) che lancia ufficiale la notizia, «Ilaria Salis è candidata per AVS alle prossime Europee».



Al di là della schizofrenica genesi dell’annuncio sulla candidatura, Alleanza Verdi-Sinistra punta a raccogliere più preferenze nelle Elezioni dell’8-9 giugno prossimo per poter superare la soglia di sbarramento fissata al 4%: il nome di Ilaria Salis, la maestra 39enne in carcere in Ungheria con l’accusa di lesioni personali e appartenenza all’organizzazione antifascista (che si pone l’obiettivo di colpire a martellate presunti neonazisti, ndr), viene visto dalla sinistra anarchica e radicale come un possibile collante per portare le istanze anti-destre anche in Europarlamento. «Alleanza Verdi e Sinistra in accordo con Roberto Salis ha deciso di candidare sua figlia Ilaria, detenuta in Ungheria, in condizioni che violano gravemente i diritti delle persone, nelle proprie liste alle prossime elezioni europee», si legge nella nota di Bonelli e Fratoianni diffusa ieri sera.



L’idea di AVS è che con la candidatura di Salis si possa generare una sorta di «battaglia affinché l’Unione Europea difenda i principi dello Stato di Diritto», riaffermando così l’inviolabilità dei diritti umani fondamentali su tutto il territorio europeo, compresi tutti gli Stati membri. I gruppi dirigenti nazionali di Alleanza Verdi-Sinistra stanno discutendo le modalità di tale scelta, spiegano, «che vuole tutelare i diritti e la dignità di una cittadina europea, anche dall’inerzia delle autorità italiane per ottenere una rapida scarcerazione in favore degli arresti domiciliari negati con l’ultima decisione dai giudici ungheresi».



ROBERTO SALIS SPIEGA PERCHÈ ILARIA HA ACCETTATO LA CANDIDATURA: “NON È UNA FUGA DAL PROCESSO MA…”

Un particolare ha fatto riflettere ieri della nota di AVS sulla candidatura di Ilaria Salis alle Europee, quel passaggio in cui viene citato «d’accordo con il padre», ovvero Roberto Salis che è in prima linea da mesi per cercare di liberare la figlia dal carcere ungherese. Al di là delle forti critiche già rivolte contro il Governo Meloni e le autorità italiane, il padre di Ilaria Salis ha avuto contatto nelle scorse settimane con la leader Pd Elly Schlein per sondare una candidature tra le file del Partito Democratico, salvo poi desistere in un secondo momento. Ora è lui stesso a racontare ai cronisti dell’ANSA e di OpenOnline i motivi che hanno portato la figlia ad accettare pur se all’interno di un delicato processo presso la Corte di Budapest.

«Ilaria assume questa decisione non come via di fuga dal processo», spiega Roberto Salis, «ma per poterlo affrontare nella piena tutela dei suoi diritti». La scelta di Alleanza Verdi-Sinistra invece che il Pd riguarda la mera “coerenza” con il suo trascorso politico di affiliata a Potere al Popolo: «nel carcere di Budapest ha posto firma autenticata, alla presenza del console italiano in Ungheria, ai moduli per la candidatura alle elezioni europee 2024 nelle file del partito Alleanza Verdi e Sinistra». È ancora il papà di Ilaria Salis a confermare che comunque autentici contatti con il Partito Democratico ci sono stati eccome negli scorsi giorni, «per volontà della sua segretaria Elly Schlein, che ringrazio personalmente per la sensibilità e la solidarietà mostrata in tutto questo tempo con me e con la mia famiglia».