Ilaria Salis è una europarlamentare: il primo ad annunciarlo è stato Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi Sinistra dopo che i primi risultati delle Elezioni Europee 2024 hanno iniziato a riportare l’exploit della lista. Lo ha dichiarato con commozione, perché l’esito era tutt’altro che scontato, anche per la stessa attivista italiana, che si trova agli arresti domiciliari a Budapest, in Ungheria, dopo aver trascorso oltre un anno in carcere. Cosa succede ora? L’europarlamentare Ilaria Salis potrebbe essere liberata nelle prossime settimane, ma è necessario che venga proclamata la sua elezione.
Il suo boom di preferenze ha spinto Avs a un risultato storico: 6,6% di voti, quindi ben al di sopra del 4% che sarebbe bastato per entrare nel Parlamento europeo. Ma Ilaria Salis, oltre a raccogliere più voti di quanto auspicato, risulta al momento prima in entrambe le circoscrizioni in cui si è candidata: in quella Nord-Ovest ha raccolto 123mila voti, spingendo Avs sopra il 7%, superando anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani, non un rivale qualunque. Ma è risultata prima anche nelle Isole con 50mila voti, superando di 15mila preferenze il generale Roberto Vannacci.
ILARIA SALIS AL PARLAMENTO UE: COSA SUCCEDE ORA
Come aveva già spiegato l’esperta di diritto europeo Marina Castellaneta, docente all’Università di Bari, Ilaria Salis dovrà essere scarcerata subito dopo la proclamazione: l’Ungheria non può opporsi. Lo stabilisce l’articolo 9 del Protocollo 7 riguardante i privilegi e le immunità dell’Ue, in base a cui gli europarlamentari beneficiano delle immunità riconosciute e non possono essere detenuti o essere oggetto di procedimenti giudiziari anche in altri Stati membri. Una norma che per qualcuno potrebbe essere aggirata dal fatto che viene sospesa in caso di arresto in flagranza di reato, cosa che nella fattispecie è avvenuta solo in parte, ma comunque è in corso il processo a Budapest.
Recentemente ha chiesto di trascorrere i domiciliari in ambasciata per timori sulla sua incolumità, visto che ha ricevuto minacce di morte da neofascisti ungheresi, ma non dovrebbe essere necessario, visto che quando sarà proclamata europarlamentare sarà libera e potrà fare ritorno in Italia, oltre a recarsi a Bruxelles e Strasburgo per la sua nuova attività da eletta. Quando Fratoianni l’ha chiamata per comunicarle i risultati, Ilaria Salis ha espresso tutto il suo stupore e poi si è detta pronta a iniziare la sua battaglia, un’altra.
PARLA IL LEGARE DI ILARIA SALIS: L’ITER PER LA LIBERAZIONE
Riguardo l’iter, in realtà non ci sono certezze, perché è pur vero che può beneficiare dell’immunità parlamentare quando sarà eletta ufficialmente, quindi in base alla legge europea godrà delle protezioni legali speciali come gli altri membri dell’Eurocamera, come l’esenzione dalla detenzione e dai procedimenti giudiziari, in Italia e in altri Stati membri dell’Ue. L’avvocato Eugenio Losco, legale dell’attivista, al Messaggero ha annunciato che dopo il passaggio formale della proclamazione farà richiesta ai giudici ungheresi per ottenere la scarcerazione della sua assistita. L’Ungheria, dal canto suo, dovrà prenderne atto e disporre la scarcerazione, quindi per il legale si tratta solo di un passaggio tecnico, ma deve capire chi se ne occuperà, in teoria un ufficio europeo.
Va comunque garantito entro il 16 luglio, giorno in cui è prevista la prima seduta parlamentare a cui Ilaria Salis, eletta europarlamentare, dovrà partecipare. La decisione però spetta al giudice ungherese che, a detta dell’avvocato di Ilaria Salis, non può negarle l’immunità, ma comunque si è detto pronto a un eventuale ricorso alla Corte europea, anche se non si aspetta che accada. L’immunità parlamentare, comunque, non corrisponde all’assoluzione, infatti il giudice ungherese potrebbe chiedere all’Ue di aprire una procedura per la revoca, quindi non si può escludere che la vicenda finisca a una commissione parlamentare europea.