Anche gli ex compagni di scuola di Ilaria Salis si mobilitano per la sua liberazione. La 39enne si trova da undici mesi rinchiusa in un carcere in Ungheria, precisamente di Budapest, accusata di aver aggredito due soggetti neonazisti in occasione di una manifestazione del Giorno dell’onore, quando nella capitale ungherese si riuniscono tipicamente migliaia di estremisti di destra. Secondo quanto scrive Vainity Fair le condizioni detentive di Ilaria Salis sarebbero disumane, sarebbe infatti rinchiusa in una cella di tre metri quadrati, in isolamento, e senza possibilità di cambiarsi i vesti, senza assorbenti e senza alcun contatto con l’esterno.



In Ungheria vige un regime semi-autoritario guidato dal governo di centro destra del premier Orban, scrive VanityFair.it, e il Paese è stato condannato dalla Corte europea per gravi violazioni dei diritti dei carcerati. Ovviamente i suoi ex compagni del liceo classico Bartolomeo Zucchi di Monza sono increduli, così come del resto la maggior parte dell’opinione pubblica, di conseguenza si è deciso di presentare un appello, una petizione, per esprimere la propria solidarietà e vicinanza, e nel contempo sensibilizzare l’opinione pubblica.



ILARIA SALIS, PETIZIONE DEGLI EX COMPAGNI DEL LICEO PER LIBERARLA, CIVATI: “HO SOTTOSCRITTO LA PETIZIONE”

Fra coloro che hanno sottoscritto la petizione anche Giuseppe Civati, ex deputato del Partito Democratico e fondatore di Possibile: “Anch’io ho sottoscritto la petizione. È una condizione carceraria ignobile quella in cui si trova questa donna, tanto più incredibile se si pensa che è detenuta in un Paese dell’Unione europea. Mi sembra inconcepibile che per alcuni l’Ungheria possa essere in qualche modo un esempio”.

“Mi auguro davvero – ha proseguito – che chi ha voce in capitolo faccia presto qualcosa di concreto, spero che se ne parli e che si intervenga. Ci sarà un processo, ma nel frattempo è necessario che la situazione si faccia più leggera”. Fra i nomi spicca anche quello di Morgan, ex del Liceo Zucchi, con la speranza ovviamente che si possano fare dei passi concreti il prima possibile per liberare Ilaria Salis.