Il ‘caso’ dei Rolex, la ricostruzione la ricostruzione della querelle tra Ilary Blasi e Francesco Totti
La separazione tra Ilary Blasi e Francesco Totti, nonostante il passare dei mesi, continua ad essere sotto la luce dei riflettori con retroscena, curiosità e aneddoti che partecipano ad alimentare il peso mediatico. Tra le circostanze più ‘roventi’ del divorzio è da annoverare il ‘caso’ dei Rolex. Come racconta la Gazzetta dello Sport, uno dei primi tasselli della separazione tra la conduttrice e l’ex calciatore fu proprio la reciproca appropriazione di alcuni beni; Ilary Blasi avrebbe infatti preso alcuni Rolex dalla propria abitazione, rivendicandone appunta la proprietà. Discorso analogo per Francesco Totti che fece più o meno la stessa cosa con alcune borse dell’ex moglie.
Come riporta il portale, le cose non sono però andate come previsto per Ilary Blasi. Il tribunale decretò inizialmente che i Rolex sottratti dalla cassetta di sicurezza non fossero della conduttrice; successivamente venne anche respinto il ricorso stabilendo che gli oggetti venissero riposti nuovamente nella cassetta di sicurezza trattandosi di comune possesso di beni.
Ilary Blasi e Francesco Totti: la decisione del giudice sui Rolex e il deposito in una cassetta di sicurezza
Il ‘caso’ dei Rolex con protagonisti Ilary Blasi e Francesco Totti – dopo la separazione – è poi proseguito con un nuovo capitolo riferito al mese di ottobre. Nello specifico – come racconta il portale Open – i due ex coniugi si sono recati insieme in una banca di Roma per consegnare appunto gli orologi svizzeri che inizialmente la conduttrice aveva indicato come di sua proprietà. L’aria pare fosse particolarmente tesa dato che – spiega il portale – l’ex calciatore volle effettuare dei controlli volti a confermare l’autenticità dei Rolex consegnati dalla conduttrice.
La ‘saga’ dei Rolex di Ilary Blasi e Francesco Totti sembra però destinata ad avere ancora strascichi nel prossimo futuro. Il giudice – come spiega Open – ha infatti stabilito la proprietà comune dei beni in mancanza di una decisione definitiva. Ciò implica che nessuno dei due potrà beneficiarne senza il consenso reciproco e, data la freddezza del rapporto attuale, è difficile credere che un accordo civile arrivi presto.