Ilary Blasi, il suo investigatore privato rompe il silenzio: Le sue dichiarazioni

Ilary Blasi, come ha riportato la cronaca rosa mesi addietro, ha fatto pedinare Francesco Totti per scoprire se la tradiva. Ai microfoni di Nuovo TV, l’investigatore privato Ezio Denti ha rotto il silenzio su quanto ha scoperto seguendo il calciatore.



Denti ha parlato di un dettaglio inedito molto importante, che potrebbe ribaltare le sorti del divorzio in tribunale. Secondo l’investigatore privato, uno dei messaggi compromettenti di cui Totti ha salvato la schermata e ha citato al Corriere della Sera, era il suo: “Questo è vero. Ed è l’unica maniera in cui si può legittimamente usare un messaggio come prova del tradimento in un processo. Solo un magistrato può mettere sotto controllo un telefono. Nel caso di Totti vi rivelo una curiosità: sul cellulare della moglie lui ha visto anche un messaggio che diceva: “Sono arrivato, ti aspetto in albergo”. Ebbene, quel messaggio era mio, relativo al nostro incontro in cui Ilary mi ha ingaggiato“.



Ilary Blasi, l’investigatore smentisce Totti: “Mai usato cimici, impossibile”

L’investigatore che ha anche lavorato sul caso Yara Gambirasio, ha smentito di aver posto cimici sull’auto di Totti. Il professionista, ai microfoni di Nuovo TV, dichiara: “Non è assolutamente possibile. Le cimici possono essere posizionate soltanto dalla Polizia giudiziaria e su mandato di un magistrato. Come investigatori noi possiamo invece installare il Gps sulle auto, all’esterno, così possiamo seguire gli spostamenti presunto fedifrago. E’ così è stato per Totti“.



Ezio Denti ha poi svelato i segreti del suo mestiere: “Il nostro obiettivo è produrre a chi ci dà l’incarico una relazione dettagliata di tutte le attività, corredata di documenti fotografici, o di altro tipo, che poi può essere utilizzata in giudizio e che soltanto due persone legate giuridicamente possono richiedere. Alla fine siamo sempre obbligati a consegnare tutto il materiale al cliente e a non conservare nulla“.