Tensione alle stelle tra Francesco Totti e Ilary Blasi. Nei giorni scorsi è uscito allo scoperto Cristiano Iovino, il quale in un’intervista avrebbe fatto intendere di aver avuto rapporti intimi con l’ex moglie del campione. Ieri il giudice lo ha ammesso come testimone. Ma Ilary Blasi è pronta a rispondere con la lista delle presunte amanti dell’ex capitano della Roma. Capire di chi è la colpa della separazione, non consensuale, è importante nella causa civile avviata per stabilire l’importo dell’assegno di mantenimento che Totti deve versare ai figli affidati alla madre. Quindi, il verdetto avrà delle conseguenze dal punto di vista economico. Infatti, il Pupone aveva chiesto il dimezzamento della quota mensile (12.500 euro e oltre 40mila euro all’anno per le rette scolastiche), stabilita da una sentenza provvisoria del tribunale.



Una memoria depositata al tribunale civile di Roma dagli avvocati Alessandro Simeone e Pompilia Rossi chiede di stabilire l’esatta consistenza del patrimonio di Totti per determinare in maniera attendibile la consistenza dell’assegno. Nel documento c’è un capitolo che riguarda la passione per il gioco d’azzardo dell’ex calciatore. «Con profonda amarezza, e molta preoccupazione, la signora Blasi ha appreso che il marito, il padre dei suoi figli, in media “brucia” al casinò, importi pari a 6,5 volte quello che destina», in virtù dell’ordinanza del Tribunale, «ai figli e ciò nonostante non vuole provvedere alle spese di guardiania (necessaria a proteggere i suoi figli) che avrebbero un costo annuo di neppure un quindicesimo circa delle sue puntate al casinò e, da ultimo neppure alla manutenzione straordinaria dell’impianto idrico della casa familiare», è scritto nella memoria, il cui testo è riportato dalla Verità.



“I 3 MILIONI DI EURO BRUCIATI DA TOTTI COL GIOCO D’AZZARDO”

La prima dichiarazione di Francesco Totti, che aveva allegato dati bancari, aveva indotto a ritenere che le sue disponibilità si fossero ridotte negli anni, motivo per il quale Ilary Blasi aveva ridimensionato le sue richieste. Ma l’analisi degli estratti conto depositati in seguito su ordine del giudice, per i legali dell’ex moglie, «fornisce una diversa, e invero drammatica, chiave di lettura» di quell’«impoverimento». Infatti, risulta che in tre anni, tra il settembre 2020 e quello 2023, Totti «ha sperperato al gioco, mediante svariati bonifici, la maggior parte dei quali a favore del Casinò di Montecarlo, l’impressionante somma complessiva di tre milioni trecentovettiquattromila euro». I legali di Ilary Blasi aggiungono che quel denaro «sperperato» poteva essere destinato alla famiglia, anche come patrimonio futuro da destinare ai figli, «per un milione di euro all’anno al gioco; solo in 20 giorni nel 2023 ha giocato 551.000 euro». Ci sono poi 19 pagamenti effettuati tra agosto 2020 e ottobre 2022 che portano il totale a 3.324.000 euro.



La difesa della conduttrice rinfaccia all’ex marito di non aver indicato, nell’autocertificazione iniziale, le carte di credito e i conti correnti a lui intestati o cointestati o su cui può operare. Inoltre, stando a quanto riportato dalla Verità, nella documentazione depositata su ordine del giudice ci sarebbero delle mancanze. I legali di Blasi parlano di una «omissione gravissima», quindi chiedono al giudice di valutare «attentamente» il comportamento di Totti in vista di un’eventuale trasmissione degli atti in Procura per falsa attestazione «sotto forma di omissione». Ad esempio, Ilary Blasi avrebbe scoperto l’esistenza di un conto Unicredit, su cui «emergono denari in entrata (sottaciuti al presidente del Tribunale) per 1.382.619,10 euro di cui 854.000 imputabili a reddito lordo, nonché 740.860 spesi al gioco; dallo stesso conto corrente, mai indicato prima, si sono poi “volatilizzati” verso banche statunitensi (la Belco, ndr) e di Singapore, 612.285 euro in data 21 giugno 2023 (500 mila dollari negli Usa e 148 mila euro in Estremo Oriente, ndr)».

ILARY BLASI TIRA IN BALLO I DIRITTI D’IMMAGINE E I REDDITI ALL’ESTERO

Inoltre, Francesco Totti avrebbe dichiarato solo in parte i redditi percepiti come diritti di immagine, destinati alla sua società Number Ten. L’ipotesi dei legali di Ilary Blasi è che i soldi potrebbero essere rientrati nelle tasche dell’ex calciatore come «restituzione finanziamento soci», un tipo di introito che «è esente da imposizione fiscale». In questa forma aveva ricevuto 500mila euro nel 2021, nel 2021 altri 730mila euro, ma dopo l’inizio della querelle giudiziaria, i versamenti come compenso di diritti d’immagine sarebbero «improvvisamente» cresciuti, arrivando a 699mila euro nei primi 9 mesi del 2023. Pertanto, viene chiesto al giudice di verificare se quelle somme «costituiscano o meno una forma di elusione».

I difensori di Blasi chiedono anche di accertare pure i «redditi prodotti all’estero» da Totti, perché nei documenti depositati non sarebbe indicato «alcun compenso per l’attività pubblicitaria svolta in Albania» e «per l’attività di testimonial resa a favore della società Cosmedica» e neppure per «l’attività di testimonial svolta all’estero tramite i contratti procurati dal signor M. S. e dall’agenzia Ifda (International football development». Ci sarebbero poi 200mila euro ricevuti dalla MSport agency Srl tra giugno 2022 e aprile 2023. Alla luce di tutto ciò, per gli avvocati è necessaria «un’immediata consulenza tecnica contabile […] su redditi, patrimonio e tenore di vita di entrambe le parti», anche tenendo conto del fatto che Totti, a differenza dell’ex moglie, sarebbe «a capo di una galassia di società attive e titolari di un ingente patrimonio».

LE ACCUSE A TOTTI SUI FIGLI E IL RISALTO MEDIATICO DELLA SEPARAZIONE

La memoria dei legali di Ilary Blasi affronta anche questi non economiche. Ad esempio, Francesco Totti non consentirebbe alla figlia Isabel di frequentare le lezioni di pattinaggio nei giovedì di sua competenza, lasciando in almeno due occasioni la bambina di 7 anni da sola in casa o in hotel «per recarsi ad alcuni appuntamenti mondani». Invece, nel weekend dell’Immacolata trascorso a New York con la nuova compagna Noemi Bocchi e i di lei figli, l’ex calciatore non avrebbe mai comunicato all’ex moglie gli orari precisi dei prelievi e riaccompagnanti di Isabel, né l’itinerario dei voli né il nome dell’hotel. Inoltre, non avrebbe portato con sé la figlia maggiore Chanel, senza preoccuparsi dell’organizzazione della ragazza, che poi è andata in vacanza con la madre. Secondo i difensori della Blasi, il motivo potrebbe essere il supporto espresso da Chanel alla madre in occasione dell’uscita del docufilm Netflix “Unica” tramite un post social. Nella memoria Totti è anche accusato di essere «cronicamente in ritardo nel pagamento dell’assegno». Riguardo le indagini di polizia tributaria richieste dalla controparte, la Blasi ritiene che debbano essere estese a tutte le società dell’ex marito. Invece, è contraria alle investigazioni su due società a lei riferibili che non produrrebbero utili e sull’allargamento dei controlli ai genitori.

Infine, riguardo il risalto mediatico della separazione, gli avvocati evidenziano che «se il signor Totti, sin dai primi atti difensivi, avesse evitato di gettare fango sulla moglie, madre dei suoi figli, dipinta come “poco di buono” o dedita a inesistenti sottrazioni, ne avrebbe giovato l’intero clima familiare e, probabilmente, l’attenzione della stampa (alimentata non dalla signora Blasi che non aveva mai rilasciato alcuna dichiarazione sino a che non vi è stata obbligata a seguito di una campagna diffamatoria durata un anno e mezzo) sarebbe stata meno invasiva». Da parte di Totti, c’è invece la convinzione che l’ex moglie sia più ricca di lui. Stando alle ricostruzioni dei suoi legali, riportate dal Corriere della Sera, la conduttrice Mediaset avrebbe sui conti correnti una notevole liquidità. Solo per il docufilm “Unica” avrebbe guadagnato 700mila euro. Inoltre, avrebbe molte società a lei riconducibili. Come la Number 5 Srl, intestata al padre, particolarmente florida.