Ilda Boccassini va in pensione. Ancora pochi mesi di servizio per il pm di Milano, protagonista di alcuni dei processi che hanno coinvolto Silvio Berlusconi. Dallo Sme all’Imi-Sir fino ai giudizi sul caso Ruby. Ilda Boccassini, uno dei magistrati più noti d’Italia, andrà in pensione l’8 dicembre, il giorno dopo aver compiuto 70 anni. E questo per aver raggiunto i limiti di età. Ma già la prossima settimana il plenum del Csm (Consiglio superiore della magistratura) ne prenderà atto: approverà il provvedimento di collocamento a riposo a decorrere appunto dal compimento dei 70 anni. Il suo nome è stato legato negli anni anche alle indagini sulle stragi di Capaci e via d’Amelio, passando per le inchieste su mafia e criminalità organizzata, come la “Duomo Connection”, e sul terrorismo, come l’inchiesta sulle Nuove brigate rosse. Dal 2009 Ilda Boccassini è procuratore aggiunto a Milano, dove si è svolta gran parte della sua carriera, ed è anche coordinatrice della Direzione distrettuale antimafia.
ILDA BOCCASSINI VA IN PENSIONE: LA CARRIERA
Ilda Boccassini subentrò nel 1994 nel pool di Mani Pulite al posto di Antonio Di Pietro. L’ingresso nel mondo della magistratura però risale al 1979. Aveva 30 anni e lavorò alla Procura di Brescia, ottenendo poi il trasferimento a Milano. La sua prima inchiesta è “Duomo Connection” in cui emergono infiltrazioni mafiose al Nord. Si avvalse della collaborazione dell’allora tenente Ultimo, capitano divenuto famoso per l’arresto di Totò Riina. In quel periodo cominciò a collaborare con Giovanni Falcone, con cui nascerà una profonda amicizia. Negli anni Novanta entrò in rotta di collisione con i colleghi del pool antimafia di Milano, così dopo le stragi di Capaci e di via D’Amelio chiese il trasferimento a Caltanissetta per indagare sulla morte degli amici e colleghi. Dopo una parentesi alla Procura di Palermo, ritornò a Milano. Qui nel 2009 il Csm l’ha promossa a procuratore aggiunto. Nel 2015 ha coordinato le indagini che hanno portato all’arresto di uno dei presunti esecutori materiali dell’omicidio del giudice Bruno Caccia.