Ildar Abdrazakov, nel ruolo di Banco alla Prima della Scala 2021 di Milano
Ildar Abdrazakov sarà Banco nel Macbeth della Prima della Scala in onda anche su Rai 1 oggi, 7 dicembre 2021. Timbro unico e magnifico legato. Ildar torna alla Scala per la sua quinta volta, e lo fa aprendo la Stagione d’Opera 2021/2022. Ahinoi, come ricorda lo stesso lui stesso morirà nel primo atto, ma tutto promette faville per questa prima. Ad accompagnarlo in scena, quella che ormai si è autoproclamata la “famiglia della Scala”. Oltre alla regia di Davide Livermore ci sarà il soprano Anna Netrebko nei panni oscuri di Lady Macbeth. La cantante russa per la settima volta interpreterà un’opera verdiana. Insieme a loro il baritono Luca Salsi, negli scomodi panni di Macbeth. Il tenore Francesco Meli è Lord Macduff, Thane of Fife.
A guidare tutti, il maestro Riccardo Chailly, che presenzierà la nuova stagione meneghina per l’ottava volta. Il Coro del Teatro alla Scala sarà nelle mani dal Maestro Alberto Malazzi, mentre le coreografie hanno la firma di Daniel Ezralow. Le scenografie pensate da Giò Forma, i costumi disegnati da Gianluca Falaschi, alle luci l’esperienza di Antonio Castro. Il tutto verrà trasmesso in diretta sul primo canale Rai. Previsti molteplici cambi di abito e di scene, addirittura c’è da aspettarsi balli coreografici. Il solista dell’opera Ildar Abdrazakov era già stato alla Scala, nel 2001, travolgendo pubblico e critica con la sua interpretazione di Rudolph ne “La Sonnambula”, e complessivamente è la sua quinta inaugurazione nel tempio della lirica milanese. Questa volta il dietro le quindi è stato diverso però. Per le prove infatti, tutto lo staff si è sottoposto a periodici tamponi, per poter permettere ai cantanti di provare senza mascherina. Guardando al futuro, i suoi impegni saranno Il turco in Italia a Monaco, L’italiana in Algeri a Zurigo, Tosca a Napoli e a Vienna il Boris Godunov.
Chi è Ildar Abdrazakov, da Ufa per
Ilda Abdrazakov, classe 1976, città natale Ufa. Nasce in una famiglia dove può fin da subito respirare aria di creatività. Il padre è attore e regista, mentre madre è una professionista nel campo delle arti visive. Segue spesso suo padre, dal quale impara ad esibirsi. Dopo il diploma la scelta è semplice, e inizia a frequentare l’Istituto Statale di Arti di Una (UGII). La sua insegnante vocale sarà M. Murtazina, che lavora per liberare il suo talento naturale. Gli sforzi valgono premi fin dalla giovanissima età. Diplomato all’UGII, lo aspetta una carriera folgorante. Viene immediatamente impiegato al Teatro dell’Opera e del Balletto locale. La sua prima volta è sul palco del Teatro Mariinsky, nel ’98, dove conquista il pubblico con un’aria di Figaro.
Da questo momento, riceve proposte per cantare le arie più amate: Mefistofele dal Faust, Orovezo nella Norma, Selim e nel Don-Juan un indimenticabile Leporello. Questi ruoli lo portano all’estero. E alla Scala, proprio 20 anni fa, nella parte di Rudolph ne “La Sonnambula” fa scoppiare la Ildar-mania: tutti lo vogliono scritturare. Lavora a fianco dei più grandi maestri, come Riccardo Muti, Riccardo Chailly, Janandrea Nozed, Bertrand de Billy, per ricordarne solo alcuni. Ma – come spesso ricorda il cantante è grazie ad “Attila” che ancora oggi può calcare il palcoscenico della Scala. Prendendo parte all’opera di Giuseppe Verdi, Attila appunta, ha avuto un successo strepitoso, incantando il pubblico e strabiliando i critici. Attualmente insegna e forma insegnanti, grazie alla carica affidatagli da Elena Obraztsova, presso l’eccellente istituzione educativa dell’Accademia Internazionale di Musica dal 2014.