La figlia di Ilenia Fabbri non se la sente più di difendere il padre, accusato di essere il mandante dell’omicidio della madre. Lo conferma ai microfoni di “Estate in Diretta”, anche per fare chiarezza rispetto a quanto emerso nelle ultime settimane. Dunque, trovano conferma le dichiarazioni dell’avvocato Veronica Valeriani secondo cui la giovane starebbe rivalutando la vicenda e decidendo di costituirsi parte civile. «Qualcosa è cambiato in questi sei mesi nel cuore di Arianna. L’avvocato ci ha confermato che ha affrontato in questi mesi anche una sorta di percorso psicologico con l’aiuto di un terapeuta. Ha cercato di elaborare questo dolore enorme», ha raccontato ieri l’inviata del programma di Rai 1.
Dunque, la 21enne è ora «divisa dal dolore per la morte della madre e dalla delusione per un padre che aveva difeso sempre con molta fermezza». In questi giorni comunque «avrebbe maturato la decisione di costituirsi probabilmente parte civile nel processo che si terrà a breve, visto che la Procura ha chiuso le indagini».
FIGLIA ILENIA FABBRI “PARTE OFFESA SONO IO…”
Il programma “Estate in Diretta” ieri ha spiegato che il Comune di Faenza e il Centro antinviolenza SOS Donna vogliono costituirsi parte civile. A questo punto, Arianna Nanni avrebbe maturato una riflessione. «La vera parte offesa sono io, quindi mi costituirò parte civile e sarò la voce di mia madre e cercherò giustizia», le parole della figlia di Ilenia Fabbri riportate dall’inviata. Una vera svolta, considerando che fino a qualche mese fa la ragazza difendeva a spada tratta il padre. «Non è lui l’assassino, è un altro – aveva dichiarato Arianna Nanni ai microfoni di Liliana Masucci –. Non me l’avrebbe mai fatta una cosa del genere, una cosa così enorme. Una cosa così brutta non me l’avrebbe mai fatta, perché mi ama tanto, me lo diceva anche la mamma che lui vive per me». Ora non solo non lo difende più, ma intende anche costituirsi parte civile contro il padre. Una questione di sensibilità, ma anche economica, perché Arianna non se la sta passando bene, visto che vive da sola nella casa in affitto del padre, visto che quella della madre è sotto sequestro, e lavora in un call center a 500 euro al mese.