Il programma di Rai Uno, Storie Italiane, è tornato sull’omicidio di Ilenia Fabbri, la 46enne di Faenza uccisa in casa e per cui in carcere vi sono l’ex marito Claudio Nanni, e il presunto killer Barbieri, definito dalle forze dell’ordine una sorta di picchiatore seriale. Viene quindi mandato in onda un audio che Nanni avrebbe mandato a Barbieri il 10 dicembre del 2020, e che potrebbe essere decisamente significativo.
“Mia figlia è in casa con me – racconta l’ex marito di Ilenia Fabbri – è in quarantena, siamo imprigionati, tutti, ci ha beccato tutti e siamo in prigione, poi il 14 l’ultimo tampone e il giorno dopo dovrei essere negativo, dopo esco, e una volta che esco si fan tutte le cose che bisogna fare”. Quest’ultima frase, stando alla Procura, sarebbero delle parole chiave: “Un audio molto importante – riferisce l’inviato di Storie Italiane, Edoardo Lucarelli – parole inquietanti rilette con gli occhi di oggi”.
ILENIA FABBRI, L’INVIATO DI STORIE ITALIANE: “LE DUE VERSIONI NON COMBACIANO”
“Secondo il killer – prosegue ancora il giornalista di Storie Italiane – sarebbe stata quella l’indicazione decisiva per poi andare ad uccidere la povera Ilenia, mentre secondo quanto sottolinea Claudio sarebbe stato solo un tentativo di spaventare. Quel messaggio – aggiunge – per la procura ha un valore molto forte. Come è finita purtroppo lo sappiamo ma le posizioni rimangono distanti”. Barbieri ha infatti svelato agli investigatori che Claudio Nanni gli avrebbe promesso 20 mila euro più un’automobile in cambio dell’assassinio della moglie, avrebbe dovuto strangolarla per poi gettarla dalle scale, mentre stando alla versione dell’ex marito di Ilenia Fabbri, il “picchiatore” avrebbe dovuto solo spaventarla. Una tesi, quest’ultima, a cui però non credono gli ospiti in studio: “Spaventarla per cosa? – dicono – se viene uno in casa poi va a finire che denuncio il mio ex marito, che senso ha?”.