Ilenia Pastorelli, 36 anni il prossimo 24 dicembre, è una delle attrici più richieste del momento: da Carlo Verdone al nuovo film del maestro dell’horror, Dario Argento, passando per Pif con “E noi come stron*i rimanemmo a guardare”, in anteprima alla Festa del cinema di Roma, tutti vogliono la giovane e grande attrice che nella vita ha fatto tanta gavetta: «Sono chiamati lavoretti ma per me erano lavori di passaggio – ha raccontato nelle scorse ore al Corriere della Sera – ci sono persone che ci campano famiglie, non c’è niente di male. È lo sfruttamento che non va, so cosa vuol dire. Quando facevo l’agente immobiliare me ne andavo in giro tutto il giorno per acquisire vendite e fare ricerche: non venivo pagata fino all’atto della vendita, il che è assurdo. Poi ho fatto tante altre cose, dalla rappresentante di vestiti alla cameriera, lì però almeno mi divertivo, preparavo gli aperitivi, c’era la musica».



E’ cresciuta vicino a Tor Bella Monaca, un quartiere di Roma identifico spesso e volentieri con i famosi coatti: «Sono cresciuta lì vicino, a Torre Angela, fino a dieci anni, poi siamo andati alla Magliana, altra zonetta che te la raccomando, ora è fricchettona, è migliorata. Tor Bella Monaca è un quartiere costruito trent’anni fa, era tutto nuovo quando ero bambina. Le case costavano poco, al centro se tutto andava bene arrivavi in tre quarti d’ora. È una realtà molto semplice, c’era libertà, non mi imbarazza esserci nata». In ogni caso Ilenia Pastorelli si ritiene una persona fortunata: «Mi sono sempre trovata con persone splendide che non si danno arie, da Gabriele Mainetti a Marco Giallini, Alessandro Gassman. E Carlo Verdone. Ha costruito Benedetta follia su di me, mi diceva di essere spontanea. Consigli? Lui è la personificazione dei consigli. Prima delle riprese mi diceva: oh, mi raccomando, ti voglio supersonica. C’è stata una scena molto faticosa».



ILENIA PASTORELLI: “DEVO TUTTO AL FILM JEEG ROBOT”

L’ex concorrente del Grande Fratello deve tutto in particolare a Jeeg Robot, a cui è legata anche un curioso aneddoto: «Devo tutto a quel film. Ma un giorno, in attesa di una prova di scena con Luca Marinelli e Claudio Santamaria vado alla toilette e per alzarmi non vedo l’angolo di una finestra. Sbatto la testa, perdo un sacco di sangue, tutti pensano che fosse finto, il regista, Gabriele Mainetti mi dice che avevo dato una testata proprio come avrebbe dovuto fare di lì a poco il mio personaggio… Sono finita con i punti in ospedale e per una settimana non sono andata sul set». Curioso infine, anche l’aneddoto sulle lacrime al provino: «Me l’hanno chiesto: ora devi piangere. Io non ci riuscivo. Mi hanno dato un’altra possibilità. Tornando a casa l’ho riferito a mia madre che mi ha detto: ma con tutte le bollette che abbiamo da pagare, non ti viene da piangere se te lo chiedono?».

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