Un tweet che scatena la bufera, l’ennesima per Ilhan Omar, all’interno del Congresso americano: deputata rappresentante eletta nel Minnesota, attivista anti-israeliana del attivista del BDS (“Boycott, Divestment, Sanctions”, boicottaggio, disinvestimenti, sanzioni) ha paragonato in un recente dialogo con il Segretario di Stato Usa Antony Blinken, lo Stato di Israele ai talebani.



Già in passato aveva attaccato lo Stato ebraico ritenendolo unico colpevole per i crimini compiuti in Palestina negli ultimi decenni, con l’appoggio dell’America, ma ora l’accusa lanciata da Omar è ben più netta: «Dobbiamo avere lo stesso livello di responsabilità e giustizia per tutte le vittime di crimini contro l’umanità», ha scritto sui social la deputata musulmana, prima eletta col velo al Congresso, aggiungendo «Abbiamo visto atrocità impensabili commesse da Stati Uniti, Hamas, Israele, Afghanistan e talebani. Ho chiesto al Segretario Blinken dove le persone dovrebbero andare per la giustizia». Omar ha poi diffuso un video della conversazione diretta con Blinken in cui chiede «quali meccanismi sono in atto negli Stati Uniti per le vittime di presunti crimini contro l’umanità in Israele, Palestina e Afghanistan».



L’ENNESIMA PROVOCAZIONE DELLA DEPUTATA OMAR

Sullo stesso piano dunque Israele, Hamas e i talebani: in pratica, uno stato alzato degli Usa con due organizzazioni terroristiche. «In entrambi questi casi se i tribunali nazionali non possono o non vogliono perseguire la giustizia, e ci opponiamo alla Corte penale internazionale , dove pensiamo che le vittime di questi presunti crimini dovrebbero andare per ottenere giustizia? Cosa meccanismi di giustizia li sostieni?», attacca Ilhan Omar suscitando non poche polemiche oltre Oceano. Durissimo in particolare un sovrintendente scolastico  di Kiryas che al tweet di Omar ha replicato, «quando non si riesce a distinguere tra paesi democratici che gestiscono tribunali di giustizia secondo lo stato di diritto, e un’organizzazione terroristica registrata che giustizia i dissidenti nelle strade, non hai alcun diritto di sederti come rappresentante degli americani al Congresso degli Stati Uniti».



Più volte già in passato i Repubblicani hanno tentato di farla dimettere dagli incarichi nelle commissioni per le sue posizioni estremiste, anti-Israeliane e filo-islamiste. Solo qualche settimana fa, nel pieno della guerra tra Hamas e Tel Aviv sulla Striscia di Gaza, Ilhan ebbe modo di scrivere «Gli attacchi aerei israeliani, che uccidono civili a Gaza, sono un atto di terrorismo. Molti ti diranno che Israele ha il diritto di difendersi, alla sicurezza e alla protezione, ma tacciono sul fatto che anche i palestinesi abbiano quegli stessi diritti». Nel 2018 invece sempre sui social attaccò pesantemente l’allora vicepresidente Usa Mike Pence, il n.2 di Trump alla Casa Bianca, deridendolo perché distratto e accusandolo di «farsi guidare da Gesù». Nel 2002 invece la futura deputata Dem scrisse sui social «Israele ha ipnotizzato il mondo. Allah risveglia la gente e aiutarli a vedere le cattive azioni di Israele».