In questo periodo abbiamo visto, attorno alle proteste suscitate dal Decreto Gelmini, una grande mobilitazione “unitaria” delle diverse componenti della scuola che quasi mai si trovano alleate: docenti, genitori, allievi, tutti protesi in una lotta contro qualcuno o qualcosa.

Quello che proponiamo in questo numero della rubrica è l’esperienza di un’ alleanza educativa che va avanti da più di vent’anni e che ha dato vita a una scuola libera che si regge unicamente sul volontariato. Un’esperienza eccezionale di questi tempi! Un segno di speranza per molti!

 

IlParitario.net

 

 

L’esperienza della scuola cattolica a S. Ilario d’Enza (RE) nasce nel 1983, quando un gruppo di genitori, appartenenti ad una piccola comunità di famiglie del movimento Familiaris Consortio, si trova ad avere un buon numero di figli da iscrivere alla classe prima della scuola elementare. Sostenuti ed accompagnanti dal fondatore del movimento Don Pietro Margini, loro direttore spirituale, decidono non di “scegliere una scuola” ma di “FARE UNA SCUOLA” nella quale educare i loro figli, secondo quegli ideali di fede e di condivisione, di amicizia e di comunione che hanno abbracciato nella loro vita. Scoprono che la legge prevede l’istruzione paterna detta anche familiare, nella quale i genitori si fanno carico dell’istruzione e dell’educazione dei loro figli. Chiedono ad un’insegnante, che proprio quell’anno è andata in pensione, di ripartire a settembre per questa nuova avventura. Come locali utilizzano una stanza dell’oratorio adibita ad aula. Tutti i genitori degli alunni collaborano e si adoperano, a vario titolo per “fare la scuola” per i loro figli. E così inizia l’esperienza della scuola paterna a S. Ilario.

Negli anni successivi si prosegue in modo continuativo con nuove classi e nel 1988, quando la prima classe finisce il ciclo delle elementari, si dà inizio alla scuola media secondo le stesse modalità.

Da allora la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado familiari sono nel paese una proposta scolastica forte e, come all’origine, si fondano sulla responsabilità delle famiglie per l’istruzione ed educazione scolastica dei loro figli.

Le scuole sono organizzate con orario antimeridiano dal lunedì al sabato, le aule ed i laboratori si trovano in locali appositamente adibiti, che sono proprietà della parrocchia.

Ovviamente le materie e le discipline insegnate sono le stesse della scuola pubblica, anche perché, alla fine di ogni anno scolastico, gli alunni si recano presso la scuola statale per sostenere l’esame di idoneità alla classe successiva: è questo anche un modo per monitorare costantemente la preparazione dei ragazzi alla luce dei programmi ministeriali.

La nostra scuola familiare nasce da un gruppo di genitori che prima di tutto condividono la fede: pertanto è una scuola cattolica, nella quale, attraverso la varie discipline ed attività, si desidera condurre i bambini e i ragazzi alla scoperta della verità su Dio, sull’uomo e sul mondo.

Come in molte scuole cattoliche la mattina inizia con un momento di preghiera ed ogni mese, in orario scolastico, viene celebrata una Santa Messa, in ricordo del fondatore.

Ogni anno viene deciso un tema attorno al quale ruotano le riflessioni e le attività formative sviluppate anche con l’aiuto di un sacerdote del movimento Familiaris Consortio che segue le classi di alunni nel loro percorso di crescita.

Ma allora cosa distingue la nostra scuola familiare da una scuola paritaria cattolica?

Certamente il diverso coinvolgimento dei genitori che, come spesso ci ha ricordato il magistero della Chiesa, sono i primi ed insostituibili educatori dei loro figli e, in questa esperienza, si assumono, anche di fronte alla legge, la diretta responsabilità dell’istruzione scolastica. Questo comporta che le mamme ed i papà, ma anche i nonni e i fratelli maggiori si mettano a disposizione per “far funzionare” la scuola familiare.

Non è sufficiente mandare a scuola i figli. È necessario che anche i genitori, in un qualche modo, vengano e siano presenti a scuola!

Infatti a seconda della disponibilità e delle competenze, della creatività e delle doti di ognuno, i genitori curano la manutenzione e la pulizia dei locali, si adoperano per le attività  laboratoriali e ricreative, si mettono disponibili per l’insegnamento e la segreteria.

La scuola familiare, per la sua stessa essenza, comporta la collaborazione fattiva ed attiva della famiglia che si concretizza anche in momenti d’incontro, di scambio e di formazione sulle problematiche educative che via via si presentano.

Recita un antico proverbio indiano “Per fare un figlio ci vogliono due genitori, per educarlo ci vuole un villaggio intero”. La scuola familiare è come un prolungamento della famiglia: a scuola si respirano i valori di fede e di amicizia che i bambini ricevono in famiglia, è un patto educativo fortemente condiviso tra genitori, insegnanti, personale di segreteria, sacerdoti e tutte le figure che, a vario titolo, operano nella scuola. Questa condivisione, quando è possibile, si allarga anche alla parrocchia, alle società sportive e alle loro componenti educative: il desiderio è quello di realizzare, per quanto più possibile, una vera e propria comunità educante!

Nella società odierna dove l’unico valore sembra essere la pluralità di valori e di punti di riferimento, la nostra esperienza ci ha fatto scoprire che è necessario offrire ai figli valori condivisi e forti per poterli educare veramente alla libertà e alla responsabilità.

A noi piace chiamare la nostra scuola “Familiare”, più che paterna, proprio perché a scuola cerchiamo di creare un clima di famiglia, un ambiente che “sa di famiglia”, in cui ciascuno è amato per quello che è e le relazioni interpersonali sono poste al centro del processo educativo.

Infatti nelle nostre scuole il valore e l’educazione all’amicizia hanno un posto ed un ruolo fondamentali nella crescita  e nella maturazione dei ragazzi.

Prima di tutto gl’insegnanti e i genitori tra loro desiderano essere legati da rapporti di stima e di amicizia e, di conseguenza, sia con l’esempio, sia con esperienze, si cerca di consolidare l’amicizia tra i ragazzi. Vengono ad esempio proposte “settimane verdi”, nelle quali, a stretto contatto con la natura, si apprende divertendosi e, condividendo ogni momento della giornata, s’impara a volersi bene nella quotidianità.

La sensibilità in campo educativo e formativo, nonché la centralità del valore dell’amicizia, derivano certamente dal carisma del movimento Familiaris Consortio, che desidera diffondere nella Chiesa e nel mondo i valori della famiglia e della vita, della comunione e della ricchezza delle relazioni interpersonali.

In conclusione, la nostra scuola familiare fonda la sua scommessa educativa sulla collaborazione scuola-famiglia, una scuola che per vivere ha bisogno della generosità di tanti: questa sfida educativa ha appassionato molte famiglie e questo è, per noi, motivo di grande speranza!

Maria Bonaretti

Coordinatrice scuole familiari del Movimento Familiaris Consortio

Scuola primaria e secondaria di primo grado

Piazza IV novembre

42049 Sant’Ilario d’Enza (RE)

Tel. 0522/673948

Mailto:scuole@familiarisconsortio.org