Il 14 novembre è stata inaugurata la nuova sede della Nova Terra (primaria e secondaria di primo grado). Il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha tagliato il fatidico nastro e dopo una visita nelle classi, preparate per l’Open Day, si è così espresso davanti a più di 400 convenuti:

«La scuola è il luogo eccezionale in cui si introducono i ragazzi al senso della vita. Oggi ho trovato bambini sorprendenti, prontissimi a rispondere alle sollecitazioni degli adulti. Si vede che c’è dietro un lavoro educativo importante che nasce dal desiderio di educare in un certo modo i propri figli e di mettersi continuamente in gioco».

Tutto è stato inaspettato: la presenza delle personalità invitate (il Sottosegretario all’istruzione Valentina Aprea, il Vicepresidente della Camera Maurizio Lupi, il Presidente del Consiglio Provinciale Bruno Dapei), i saluti arrivati dal Ministro Gelmini e da don Julian Carron fino alle decine di volti nuovi venuti a conoscere l’esperienza della Nova Terra. E poi i giornali, nazionali e locali, i siti internet, perfino il TG5.

Ma ancor più sorprendente è stata la partecipazione e il clima che si è respirato, di familiarità, di simpatia reale per l’opera, scoprendo un luogo dove ciascuno può dire “io” e nella consapevolezza che è stato davvero un miracolo essere arrivati fino a qui.

Un miracolo per questa storia che dura da 30 anni, una storia fatta di nomi e cognomi e volti precisi, frutto di un lavoro e di una passione: una passione per l’educazione, cioè per la vita.

La passione di chi ha cominciato nel 1979, ospitati dalla Parrocchia di S.Adele, che ha permesso alla scuola di esistere e di crescere in questi 29 anni nella storica vecchia sede.

La passione di alcuni amici che si sono trovati a fare i gestori e quella di chi ogni giorno lavora nella nostra scuola e che ha a cuore la vita dei nostri ragazzi

La passione dei genitori che ce li affidano e ai quali è bastata una mail per rispondere sì alla richiesta di aiuto per sistemare i nuovi arredi e per preparare la giornata dell’inaugurazione.

 

Ma il frutto di questa passione e del nostro lavoro non sarebbe nulla, senza la Forza che lo sostiene. Le parole di Padre Sergio Massalongo, Priore del Monastero benedettino della Cascinazza (a due passi dalla nostra scuola..) descrivono esattamente il significato di questa giornata e lo spirito che ci ha mosso:

“La novità non è tanto nell’opera particolare che si fa; non sono le nostre attività che salvano il mondo, ma la dimensione di fede con cui sono fatte. Le opere come tali possono passare, ma la fede che le ha generate rimane e ne suggerisce altre.

Allora la novità più grande è l’unità di coloro per i quali ciò che è accaduto è tutto e che in qualsiasi situazione sono in grado di ricominciare da capo, e aspettano solo il manifestarsi della promessa incontrata, il realizzarsi di quello che è dentro l’accaduto.

Così, tutto quello che si fa tende a diventare opera, vale a dire una realtà effimera che incarna l’eterno”.

 

Come non essere grato, allora?

Grato agli amici gestori e alla FOE, con cui condividiamo la strada delle nostre opere educative e che ci ha chiesto di ospitare l’annuale assemblea dei soci del 22 novembre; grato a Patrizio Abbiati (presidente della Scuola che, caffè dopo caffè, per sei anni, mi ha testimoniato la responsabilità per l’opera) e a Roberto Cattaneo (vero “deus ex machina” dell’operazione e presidente dello “strumento” che ci ha permesso di iniziare quest’avventura, la Fondazione “Rosanna Salvi” – una “nostra” mamma).

Grato infine al costruttore (che in 14 mesi ha costruito una scuola – la prima in Italia completamente illuminata a led – di 4 piani completa di laboratori e con una straordinaria palestra al III° piano…).

 

Quel che sembra come un punto d’arrivo è in realtà, come sempre, un punto di partenza.

Il lavoro è ancora molto ed è quindi necessario, con responsabilità e libertà, ricominciare da capo, ogni mattina, e fare tutto quel che si può e si deve fare per il bene comune, il bene di tutti.

Ma è necessario soprattutto lasciar fare: lasciar fare a quella Forza che, volenti o nolenti, consapevoli o no, fa in ogni istante tutta la realtà.

 

(Franco Pagani – Direttore Scuola Nova Terra)