Caro direttore,

Sono il preside delle scuole paritarie Bertoni di Udine. Ho letto delle recenti polemiche nuovamente sollevate sulla preparazione fornita dalle scuole paritarie, che abbasserebbe la media nazionale. Le dirò che io non ho motivo di sentirmi così in basso. Per il secondo anno consecutivo, le prove nazionali INVALSI per la rilevazione degli apprendimenti, i cui risultati sono stati resi noti tra ottobre e novembre, premiano le nostre scuole. Le prove sono state effettuate nei mesi di maggio e di giugno 2010 e si riferiscono alle classi 2a e 5a primaria e 1a e 3a media (queste ultime, come è noto, somministrate a tutte le scuole durante l’esame di stato).

Tutte le classi delle scuole Bertoni svettano sia in italiano che in matematica, collocandosi in un punteggio tra 62 e 100 in tutte le prove, staccando così di parecchie lunghezze la media nazionale, e, in 7 valori su 8, la stessa media della regione Friuli Venezia Giulia, che con 1-5 punti sopra alla media nazionale è a sua volta tra le più alte d’Italia. In particolare, la media regionale è superata, anche di gran lunga: dalla classe 2a primaria di 18,1 punti in italiano e di 15,9 punti in matematica, dalla classe 5a primaria di 6,7 punti in italiano, dalle classi 1a media di 6,7 punti in italiano e di 11,3 punti in matematica, e dalle classi 3a media di 11,3 punti in italiano e di 5,5 punti in matematica. Fuori dal comune poi il risultato della classe 2a primaria, che con un punteggio di 99,8 in lettura registra l’en plain, superando di ben 19 punti la media regionale.
 

Gli alunni che frequentano le nostre scuole sono ragazzi normali, non diversi dagli altri come capacità, tanto è vero che, nei test d’ingresso, sono rappresentati tutti i livelli di profitto. Eppure i buoni risultati registrati dall’indagine sono diffusi in tutte le classi campionate. Come mai? I grafici dell’INVALSI mostrano che essi sono dovuti alla presenza in tutte le classi di uno standard medio-alto, unita alla frequenza piuttosto elevata di casi di eccellenza. Questo vuol dire, credo, che c’è un surplus di motivazione che gli studenti ricevono dalla scuola, grazie alla cura che gli insegnanti possono riservare alla loro preparazione e al contesto ambientale accogliente e attento alla loro persona.

Punti di forza infatti sono per noi la passione educativa e la stabilità del corpo docente, che rendono gli insegnanti familiari agli alunni e risvegliano la loro curiosità. E vedo la cosa confermata in tutte le occasioni di confronto che abbiamo con altre scuole, dalla scuola elementare al liceo. Ultima, le finali provinciali delle gare di matematica “Kangourou”, tenutesi sabato 11 dicembre. Le squadre della scuola media Bertoni  si sono classificate al primo, al terzo e al quinto posto. E le squadre non erano state formate selezionando i migliori, ma semplicemente invitando chi era disponibile a partecipare.

(Marco Nardone, dirigente scolastico Scuole paritarie “G. Bertoni” – Udine)