E’ stato espulso il 50enne imam, presidente di un’associazione culturale islamica di Dergano, in provincia di Milano, Ahmed Kabir. Come si legge attraverso una nota della questura, l’uomo di origini straniere è stato espulso dalla nostra nazione per “motivi di ordine e sicurezza pubblica”. Secondo quanto riferisce Today Kabir sarebbe originario del Bangladesh e avrebbe messo su una moschea abusiva in via Zambelli, quartiere Degano. La polizia, ricostruendo l’accaduto, ha comunicato che: “Nell’ambito della consueta attività di prevenzione e monitoraggio del fenomeno del radicalismo di matrice religiosa condotta dagli agenti della sezione antiterrorismo della Digos, ulteriormente implementata a seguito dei noti fatti del 7 ottobre dello scorso anno, è emersa l’attenzione nei confronti del cittadino straniero già destinatario di avviso orale del Questore di Milano”.



Il 50enne ha una serie di numerosi precedenti penali “e di polizia indicativi di una non trascurabile pericolosità sociale, in particolare nei confronti di persone di sesso femminile”. E ancora: “Lo stesso era stato recentemente oggetto di un servizio televisivo trasmesso nel corso di un noto talk show politico, nel corso del quale è stato fortemente stigmatizzato l’asserito clima di ‘paura’ dallo stesso causato tra gli abitanti del quartiere dove insiste il centro culturale islamico: peraltro nella circostanza lo straniero aveva proferito frasi minatorie anche all’indirizzo della giornalista che stava realizzando il servizio”.



IMAM DI MILANO ESPULSO DALL’ITALIA: “MOTIVI DI SICUREZZA”: COSA ERA ACCADUTO A DRITTO E ROVESCIO

Durante lo scorso mese di novembre 2023 l’imam espulso era stato il protagonista di un servizio del programma di Rete 4, Dritto e Rovescio, e in quell’occasione aveva minacciato l’inviata del talk del quarto canale condotto da Paolo Del Debbio e in generale gli italiani con parole del tipo “vi taglio la gola”, “vi ammazzo”, e ancora: “mettiamo un coltello sotto la tua gola”, definendo gli abitanti del quartiere come dei “razzisti”. In quell’occasione l’imam, già condannato a 4 anni e 4 mesi per violenze e minacce, non aveva senza dubbio dato il meglio di se.



Il programma aveva anche mandato in onda due video, a cominciare da uno in cui si vedeva lo stesso 50enne mentre minacciava un uomo con un bastone; in un secondo filmato, invece, si vedeva l’imam strappare dei cavi elettrici di una struttura. La notizia dell’espulsione è stata rilanciata dal ministro Salvini che attraverso il proprio profilo Instagram ha commentato: “A casa, senza biglietto di ritorno!”.