Gli ambasciatori dei 27 paesi Ue hanno raggiunto oggi un accordo negoziato tra Consiglio e Parlamento sul nuovo regolamento europeo per gli imballaggi. Un testo ampiamente discusso e negoziato e che, nel complessivo, risponde a parecchi dei dubbi avanzati dalla delegazione italiana, e che è perfettamente sintetizzato dalle parole della presidenza belga: “No ai rifiuti creati dagli imballaggi, sì al riciclo e al riutilizzo“.



Proprio l’apertura al riciclo rappresenta una delle più grosse vittorie per l’Italia sulla normativa Ue sugli imballaggi, che nelle sue prime formulazioni propendeva per porre l’accento sul riuso. Ora, invece, si potranno continuare ad usare contenitori monouso anche in settori come il take away e le bevande, permettendo ai singoli stati di decidere la migliore alternativa tra riuso e riciclo per raggiungere l’inderogabile obiettivo di ridurre i rifiuti. Salvi, dunque, nella norma Ue sugli imballaggi i cartoni del latte, ma anche le confezioni di plastica per frutta e verdure, sui quali si potrà derogare il divieto imposto dall’Unione Europea, dimostrando “la necessità di evitare perdite di acqua o perdita di turgore, rischi microbiologici, shock fisici, ossidazione”.



Meloni: “Direttiva Ue sugli imballaggi è una vittoria italiana”

Esulta, per la vittoria italiana sugli imballaggi Ue, la premier Giorgia Meloni, che ha sottolineato come “abbiamo dimostrato che c’è un’Italia che non si arrende a soluzioni che penalizzano la nostra industria, ma che è capace di continuare a negoziare fino alla fine”, riuscendo peraltro a “modificare sostanzialmente il risultato finale”. Con il nuovo testo, ha spiegato ancora la premier, sono state “valorizzate le nostre eccellenze“.

Patrizia Toia, eurodeputata del Pd, similmente, parlando della direttiva Ue sugli imballaggi ha sottolineato che “grazie alle nostre modifiche, si potranno continuare a utilizzare i cartoni del latte, gli imballaggi monouso compostabili e anche quelli di plastica per frutta e verdura, sotto al chilo e mezzo, se un Paese li riconosce come necessari per preservare il prodotto”. Coldiretti, invece, dal conto suo festeggia, parlando della direttiva Ue sugli imballaggi, per la “salvaguardia del principio di reciprocità”, in modo che “tutte le merci che entrano nella Ue devono rispettare le stesse regole a cui sono sottoposti i produttori europei”.