Imma Battaglia è stata ospite questa mattina del programma di Rai Uno, Storie Italiane e nell’occasione ha raccontato di essere entrata in una setta e di cosa significa far parte di questo tipo di “comunità”. L’occasione è stata la drammatica vicenda della strage di Altavilla Milicia, dove Giovanni Barreca ha ucciso la moglie e due figli, parlando di esorcismo e della volontà di estirpare il demonio dai suoi famigliari. “C’è stato un periodo della mia vita particolarmente fragile – le parole di Imma Battaglia in diretta su Rai Uno – sono stata avvicinata da un santone, erano tutte persone gay, io sono molto credente”, puntualizza Imma Battaglia.



Quindi ha spiegato come queste sette si approcciano ai futuri adepti: “La prima cosa che fanno è che ti parlano di Dio, si presentano come messaggeri di Dio – le parole di Imma Battaglia – poi ci entri perchè ti convincono, questa cosa di vivere una comunità spirituale, poi ti invitano a mangiare a casa, si fanno il segno di croce, tutti questi rituali… fanno cose che se tu sei fragili, e io ho scoperto che loro prendevano sempre ragazzi di 17 e 18 anni fragili, che erano tutti gay… lo so che non significa nulla ma l’ho detto solo perchè facevamo parte della stessa comunità”.



IMMA BATTAGLIA E L’ESPERIENZA CON LA SETTA: “SE CERCATE DIO ANDATE IN CHIESA”

Solo dopo ha scoperto la verità di questa setta: “Ho scoperto che usavano la droga – ha proseguito Imma Battaglia – non appena trovavano questi ragazzini, e per liberarti è una cosa difficilissima perchè si comportano come delle vere e proprie sette. quando io li ho allontanati sono stati minacciati e sono arrivati con occhi che ti mettono paura”.

E ancora: “Ci vuole una forza incredibile, non è stato facile per me e figurati per una persona più fragile”. Poi ha concluso con un messaggio: “Dobbiamo dare un messaggio importante, è l’amore di Dio che sconfigge il male. State lontant da queste sette, se volete pregare e cercare Dio andate in chiesa”.