Imma Battaglia, compagna di Eva Grimaldi e nota attivista nel mondo LGBT+, è stata ospite stamane negli studi del programma di Rai Uno, Storie Italiane. L’inizio della puntata è stato dedicato alle violenze da parte dei giovani, a cominciare da un nuovo brutale pestaggio avvenuto in quel di Colleferro, arrivando ad un ragazzo di 15 anni che ha minacciato il suo prof puntandogli una pistola.
“Il problema più grosso che noi abbiamo – racconta Imma Battaglia in diretta televisiva – è che ci sono i ragazzi che crescono senza famiglie, abituati a giocare con videogiochi di una violenza inaudita, dopo di che non ci sono più modelli e c’è questo problema serissimo dei social network che fanno diventare gesti bruttissimi, pericolosi e gravissimi, gesti di emulazione e di grande trionfo. La riproduzione della vita nel social diventa un momento d’orgoglio”. E ancora: “Se noi non apriamo questo dibattito, non cominciamo a dire ma perchè filmi? Filmi perchè hai paura?”.
IMMA BATTAGLIA: “LA GENTE NON INTERVIENE PERCHE’ HA PAURA”
Quindi Imma Battaglia ha raccontato una rapina subita in quel di Napoli, e la paura che ha provato dopo una seria minaccia: “Io ho subito una volta a Napoli uno scippo – ha proseguito la compagna di Eva Grimaldi – l’avevo bloccato insieme alla mia amica, siamo atlete, l’avevamo bloccato e mi ha detto nell’orecchio “nun allucca che teng a pistola”, che tradotto significa non urlare perchè ho la pistola”.
A quel punto Imma Battaglia si è spaventata ed ha mollato la presa: “Se a te uno ti dice questo, io ho calato le mani e mi ha portato via la collanina. Dobbiamo capire che le persone che non intervengono (riferendosi al nuovo pestaggio avvenuto a Colleferro ndr), hanno paura, mi sono trovata in tante situazioni, io sono stata minacciata con i caschi, ti fermi”. Questa la pesante testimonianza in diretta tv del volto noto del piccolo schermo.