In questi giorni Imma Polese de Il Castello delle Cerimonie è stata al centro delle polemiche con Matteo Giordano, suo marito. In un video pubblicato sui loro social, avevano augurato ai fan un buon Ferragosto a bordo di un mega yacht in quel di Capri. A scandalizzare il pubblico è stata l’ostentazione della ricchezza in un momento di crisi come questo, dato che i due hanno ripreso una tavola imbandita di pesce crudo, ostriche e champagne.

Imma Polese, per chi non la conoscesse, è la figlia di Antonio Polese, il Boss del Castello delle Cerimonie, scomparso qualche tempo fa per un infarto. Il format ha continuato ad andare in onda su Real Time, con Imma e Matteo, che hanno portato avanti il programma. Lo sfoggio di ricchezza sui social ha però generato un forte scompiglio tra i seguaci, che non hanno ritenuto opportuno questo ostentare cibo costosissimo. In più, nel video, l’ereditiera affermava che “quello era solo l’antipasto”, dicendo al marito: “Spero ti basti”.

Imma Polese de Il Castello delle Cerimonie, guai finanziari: la struttura rischia di chiudere a settembre

Sotto alla clip, una valanga di commenti li ha presi di mira, e sono stati così tanti che Imma Polese ha dovuto disattivare la possibilità di scrivere nel dibattito. Per qualche giorno la coppia non si è più fatta sentire, ma è stato nelle scorse ore che Imma Polese ha deciso di lasciare una dichiarazione a Repubblica, per chiarire la situazione. La donna ha raccontato che la bottiglia sul tavolo costava meno di venti euro, e che le ostriche sono state comprate a meno di un euro l’una. Non solo, la Polese ha anche spiegato che la barca era di amici e ha concluso con un messaggio: “Queste polemiche le lasciamo a chi le fa, non abbiamo dichiarazioni da fare”.

Dopotutto, il Castello delle Cerimonie è stato spesso al centro del dibattito pubblico. L’edificio, che si chiama La Sonrisa, si trova a Sant’Antonio Abate, località in provincia di Napoli. A febbraio l’intera struttura è stata confiscata alla famiglia Polese con l’accusa di lottizzazione abusiva. In quel frangente, 500 dipendenti fra operatori, familiari e lavoratori del Castello si sono mobilitati protestando in marcia verso il comune del posto, chiedendo di salvare il loro lavoro e di non pagare per le colpe dell’attività. Per ora, i Polese stanno versando un canone mensile al Comune, ma non si esclude che nel mese di settembre la struttura di Imma Polese potrebbe chiudere per sempre per via di una sentenza giudiziaria che interessa il castello dal lontano 2011.