È arrivato in carrozzella nella basilica di Santa Maria Maggiore il Papa, che si è fermato in silenzio davanti all’icona della Madonna Salus Populi Romani, a cui ha reso omaggio donando una Roso d’oro con un cesto di rose bianche. Dopo il momento di raccoglimento e preghiera, Bergoglio si è unito al canto della “Salve Regina”. Prima di congedarsi alla volta di piazza di Spagna, per l’omaggio alla statua dell’Immacolata, ha salutato i bambini percorrendo la navata centrale. Questa la seconda tappa dedicata alla solennità dell’Immacolata, iniziata con l’Angelus. La terza in piazza di Spagna, per la venerazione alla statua dell’Immacolata. Arrivato a bordo di una Fiat 500, il pontefice ha salutato i fedeli che si sono accalcati lungo il percorso reso pedonale e transennato. Sceso dall’auto, aiutandosi col bastone, Papa Francesco è stato accolto dal cardinale vicario Angelo De Donatis e dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Rivolgendosi alla statua della Vergine, ha pregato in piedi, poi si è seduto su una poltrona al centro della piazza, guidando la preghiera. «Prima di tutto vogliamo ringraziarti, perché in silenzio, come è nel tuo stile, tu vegli su questa città, che oggi ti avvolge di fiori per dirti il suo amore. Veniamo a te con il cuore diviso tra speranza e angoscia», ha esordito il Santo Padre.



«Il nostro destino non è la morte ma la vita, non è l’odio ma la fraternità, non è il conflitto ma l’armonia, non è la guerra ma la pace», ha proseguito Papa Francesco nella preghiera in piazza di Spagna. Quindi, la supplica: «Abbiamo bisogno di te, Madre, perché tu sei l’Immacolata Concezione. La tua persona, il fatto stesso che tu esisti ci ricorda che il male non ha né la prima né l’ultima parola. Guardando a te, ci sentiamo confermati in questa fede che gli avvenimenti a volte mettono a dura prova». Il Papa ha chiesto alla Madonna di guardare i popoli «oppressi dall’ingiustizia e dalla povertà, provati dalla guerra», di guardare «al martoriato popolo ucraino, al popolo palestinese e al popolo israeliano, ripiombati nella spirale della violenza». Non poteva mancare la preghiera per il tragico scenario attuale: «Oggi, Madre santa, portiamo qui, sotto il tuo sguardo, tante madri che, come è successo a te, sono addolorate. Le madri che piangono i figli uccisi dalla guerra e dal terrorismo. Le madri che li vedono partire per viaggi di disperata speranza. E anche le madri che cercano di scioglierli dai lacci delle dipendenze, e quelle che li vegliano in una malattia lunga e dura». Tra le invocazioni di Bergoglio per il tradizionale omaggio alla statua dell’Immacolata: «Oggi, Maria, abbiamo bisogno di te come donna, per affidarti tutte le donne che hanno sofferto violenza e quelle che ancora ne sono vittime, in questa città, in Italia e in ogni parte del mondo».



«Aiuta noi a fare un cammino di educazione e di purificazione, riconoscendo e contrastando la violenza annidata nei nostri cuori e nelle nostre menti e chiedendo a Dio che ce ne liberi». Papa Francesco ha chiesto alla Madonna di mostrare ancora «la via della conversione, perché non c’è pace senza perdono e non c’è perdono senza pentimento. Il mondo cambia se i cuori cambiano; e ognuno deve dire: a partire dal mio. Ma il cuore umano solo Dio lo può cambiare con la sua grazia: quella in cui tu, Maria, sei immersa fin dal primo istante». (agg. di Silvana Palazzo)

PAPA FRANCESCO DONA LA ROSO D’ORO ALLA SALUS POPULI ROMANI

Papa Francesco sta per omaggiare l’icona della Salus Populi Romani con la Rosa d’oro. In occasione della tradizionale visita del Pontefice alla Basilica di Santa Maria Maggiore, nel giorno della Festa dell’Immacolata concezione, Bergoglio compie un gesto storico. Le più antiche attestazioni documentarie sulla Rosa d’oro risalgono al pontificato di Leone IX, quando la badessa benedettina di Sainte-Croix-en-Plaine, a Woffenheim in Alsazia, inviava a Roma, ogni anno, otto giorni prima della Domenica Laetare, una Rosa d’oro del peso di due once. Invece, dal XII secolo, in occasione della quarta domenica di Quaresima, il Papa benediva e portava la Rosa d’oro in processione equestre dalla basilica di Santa Croce in Gerusalemme fino al Palazzo del Laterano, dove la offriva al prefetto di Roma come riconoscimento del prestigio della città.



Stando a quanto riportato dall’Osservatore Romano, la Rosa d’oro era arricchita di sostanze profumate. Per Papa Innocenzo III rappresentava la triplice substantia di Cristo (deitas, corpus et anima), quindi l’oro corrispondeva alla sua divinità, il muschio alla sua umanità e il balsamo al suo spirito razionale. Papa Onorio III dichiarò che la Rosa d’oro rappresentava la Santissima Trinità perché l’oro è simbolo della potenza del Padre, il muschio della sapienza del Figlio e il balsamo dell’amore dello Spirito Santo che unisce le due persone. (agg. di Silvana Palazzo)

LA CATECHESI SUL VANGELO DELL’IMMACOLATA PRIMA DELL’ANGELUS

«Carissimi buongiorno e buona festa dell’Immacolata Concezione: il Vangelo di oggi presenta la scelta dell’Annunciazione». Così Papa Francesco introduce l’Angelus per la festa dell’Immacolata in Piazza San Pietro, tornando a parlare da solo senza aiuti esterni dopo la malattia delle ultime settimane. Sono due gli atteggiamenti di Maria nel ricevere il dono di un cuore libero dal peccato, osserva il Santo Padre : «lo stupore davanti a Dio e la fedeltà nelle cose semplici». Occorre gioire della fiducia della tenerezza nello stupore davanti all’Annunciazione di essere la madre di Dio: «noi oggi possiamo chiederci se sappiamo stupirci per le opere di Dio. Ci capita di stupirci o sempre cerco le cose tristi?».

La fedeltà nelle cose semplici è il fulcro del Vangelo: «Maria è una ragazza semplice, non ci dice il Vangelo molto di più. Ha conservato puro il Cuore immacolato con cui è stata concepita dal Signore». Per accogliere i grandi doni, spiega Papa Francesco, serve «un cuore semplice» ed è con la fedeltà quotidiana nel bene «che la Madonna ha potuto far crescere in Lei l’incarnazione del Signore». E dunque, prima della recita dell’Angelus, Papa Francesco chiede ai fedeli se siamo ancora oggi dediti a osservare le cose semplici, essere fedeli alla semplicità di una vita donata dal Signore per compiere “grandi cose”, «Siamo capaciti di rispondere ai doni di Dio con la semplice generosità?».

DOPO L’ANGELUS, IL MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO PER L’IMMACOLATA CONCEZIONE DI MARIA

«Cari fratelli e sorelle, vi saluto tutti, romani e pellegrini», dichiara Papa Francesco dopo la recita dell’Angelus per l’Immacolata Concezione. «Il 25-26 maggio 2024 celebreremo a Roma la Prima Giornata Mondiale dei Bambini», annuncia il Santo Padre dal Balcone di Piazza San Pietro, «che tipo di mondo desideriamo trasmettere ai bambini che stiamo crescendo? Ci prendiamo cura di loro come ci invita il Signore?».

Nel pomeriggio i due eventi di affidamento alla Salus Popoli Romani e poi alla statua della Madonna in Piazza di Spagna: «Chiedo a tutti di unirsi per l’affidamento alla Nostra Madre, pregando per la pace in Ucraina, in Palestina e in Israele e in tutte le terre ferite dalla guerra. Chiediamo pace, che i cuori si pacificano. A tutti auguro buona festa e cammino di Avvento con l’aiuto di Maria». Appuntamento in diretta video streaming alle 15.30 con Papa Francesco presso la Basilica di Santa Maria Maggiore e a seguire l’atto di venerazione all’Immacolata in Piazza Mignanelli, presso Piazza di Spagna.

PAPA FRANCESCO CELEBRA L’IMMACOLATA CONCEZIONE DI MARIA: I TRE EVENTI DI OGGI, ORARI E DIRETTA VIDEO STREAMING

Si rinnova anche per questo 8 dicembre 2023 la festa dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, uno degli atti di venerazione più importanti nel calendario liturgico di tutta la Chiesa Cattolica: come da tradizione, sono tre gli eventi che scandiscono questa giornata all’insegna delle celebrazioni con Papa Francesco, da seguire rigorosamente in diretta tv su Tv2000 e in video streaming sul canale YouTube di Vatican News.

A partire dalle ore 12, è previsto l’Angelus di Papa Francesco anche se resta da capire in quale location deciderà di lanciare il suo appello alla pace nel giorno dedicato alla Madonna: nelle ultime due domenica i problemi di salute – in particolare l’infezione ai bronchi – gli ha fatto saltare l’Angelus in Piazza San Pietro, preferendo la diretta video da Casa Santa Marta con l’aiuto dell’officiale della Segreteria di Stato, mons. Paolo Braida. Resta dunque da capire se si presenterà in Piazza in Vaticano per l’Angelus dell’Immacolata, anche se al momento sono confermati gli altri due eventi del pomeriggio che vedranno all’aperto il Santo Padre dopo che le recenti condizioni non ottimali gli hanno fatto saltare anche la riunione della COP28 a Dubai.

Alle ore 15.30 Papa Francesco si recherà nella basilica di Santa Maria Maggiore per pregare la Salus Popoli Romani, con la novità del dono della Rosa d’oro a 400 anni dall’ultima volta del gesto storico legato alla Madonna. Infine, alle 16 è atteso l’atto di venerazione all’Immacolata in in Piazza Mignanelli a ridosso di Piazza di Spagna. Come da tradizione, la giornata della Festa dell’Immacolata Concezione di Maria si apre con i Vigili del Fuoco che alle ore 7 saliranno fino in cima alla statua romana per deporre la ghirlanda di fiori sul braccio della Vergine, in memoria dei 220 colleghi che l’8 dicembre 1857 inaugurarono il monumento in Piazza di Spagna.

IL DONO DELLA ROSA D’ORO ALLA SALUS POPOLI ROMANI: TORNA IL RITO DOPO 400 ANNI

Diversamente dagli scorsi anni, Papa Francesco ha deciso di ripetere il rito del dono della Rosa d’oro alla all’icona della Salus Populi Romani il giorno dell’Immacolata Concezione: come si legge in una nota della basilica mariana, con questo gesto «Papa Francesco sottolinea l’importanza spirituale e il significato profondo che questa icona detiene nella vita della Chiesa Cattolica, essendo anche il Santuario mariano d’occidente più antico dedicato alla Madre di Dio».

La Rosa d’oro ha radici molto antiche e simboleggia la benedizione papale: nel corso dei scoli è stata donata a monasteri, santuari, sovrani e personalità di spicco in riconoscimento del loro impegno per la fede e il bene comune. La prima volta però che la Rosa venne donata alla Salus risale al 1551 per volere di Papa Giulio II, particolarmente devoto all’icona mariana custodita in Basilica: nel 1613 Papa Paolo V donò la Rosa d’oro in occasione della traslazione della venerata Icona nella nuova cappella appositamente eretta. Entrambe le Rose al momento non sono conservate all’interno della Basilica in quanto trafugate durante l’invasione napoleonica dello Stato Pontificio nel 1797. «Dopo 400 anni, prosegue la nota, «il Pontefice ha scelto di dare un segno tangibile della sua devozione verso la venerata icona, rafforzando il legame millenario tra la Chiesa Cattolica e la città di Roma». Come ha spiegato alla stampa vaticana il commissario straordinario della basilica, monsignor Rolandas Makrickas, «Il dono della Rosa d’oro è un gesto storico che esprime visibilmente il profondo legame di Papa Francesco con la Madre di Dio, che in questo santuario è venerata con il titolo di Salus Populi Romani. Il popolo di Dio potrà essere rafforzato ancora di più nel suo legame spirituale e devozionale alla Beata Vergine Maria. Alla Salus chiediamo il dono della pace per il mondo intero».

ATTO DI VENERAZIONE A MARIA: IL MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO

Come ogni 8 dicembre la Chiesa Cattolica celebra l’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria: si tratta del dogma di fede proclamato l’8 dicembre 1854 da Papa Pio IX con la bolla “Ineffabilis Deus”, dove si sancì che con Immacolata si intende che la Madonna non è mai stata “toccata” dal peccato originale, preservata fin dal primo momento della nascita. Nella bolla papale si legge infatti «La beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale».

Dopo la recita dell’Angelus a mezzogiorno e la piccola cerimonia alla Salus Populi Romani, Papa Francesco si recherà in Piazza di Spagna per celebrare l’Atto di Venerazione all’Immacolata: il Santo Padre – che lo scorso anno si commosse parlando del dramma della guerra in Ucraina – sarà accolto dal cardinale vicario Angelo De Donatis e dalle autorità civili. Dopo i saluti, pregherà davanti al monumento dedicato alla Madonna e lascerà dei fiori alla sua base riprendendo la tradizione iniziata da Pio XII nel 1953 ma interrotta nel 2020 e 2021 per via della pandemia da Covid-19. Come si legge nella preghiera che sarà letta dal Papa, i fedeli ringraziano la Madonna in quanto «Guardando a te, che sei senza peccato, possiamo continuare a credere e sperare che sull’odio vinca l’amore, sulla menzogna vinca la verità, sull’offesa vinca il perdono, sulla guerra vinca la pace. Così sia!».

ANGELUS DI PAPA FRANCESCO E LA PREGHIERA PER LA PACE

Sempre un anno fa, nel celebrare l’Angelus dell’Immacolata Concezione di Maria in Piazza San Pietro, Papa Francesco si concentrò sul racconto dello stupore della Vergine davanti a quella “chiamata” che ha cambiato per sempre la storia dell’umanità. «Pure noi peccatori abbiamo ricevuto un dono iniziale che ci ha riempito la vita, un bene più grande di tutto, abbiamo ricevuto una grazia originaria. Noi parliamo tanto del peccato originale, ma abbiamo ricevuto anche una grazia originaria, di cui spesso non siamo consapevoli. Di cosa si tratta? Che cos’è questa grazia originaria? È ciò che abbiamo ricevuto nel giorno del nostro Battesimo, che per questo ci fa bene ricordare, e anche festeggiare!», sottolineò Papa Francesco durante l’Angelus.

Con il Battesimo Dio si è come calato nella vita nostra per sempre, così come fatto con la Madre di Gesù: «Oggi Maria, sorpresa della grazia che l’ha fatta bella fin dal primo istante di vita, ci porta a stupirci della nostra bellezza. Possiamo coglierla attraverso un’immagine: quella della veste bianca del Battesimo; essa ci ricorda che, al di sotto del male di cui ci siamo macchiati negli anni, c’è in noi un bene più grande di tutti quei mali che ci sono accaduti». Davanti al dramma delle guerre e al male con l’odio prosperante in molte parti del mondo, i cristiani vivono con una certezza in più: «oggi abbiamo una buona notizia: Maria, l’unica creatura umana senza peccato nella storia, è con noi nella lotta, ci è sorella e soprattutto Madre. E noi, che facciamo fatica a scegliere il bene, possiamo affidarci a lei», concluse il Santo Padre.