Come con la maggior parte delle malattie, contrarre il Covid 19 fornisce una “memoria” immunitaria che aiuta a proteggere da un’infezione futura ma non si sa ancora a che livello. Ecco perché i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie raccomandano anche alle persone che hanno avuto il Covid di vaccinarsi. Un numero crescente di ricerche suggerisce che la vaccinazione dopo aver avuto la malattia fornisce una protezione più forte e lunga contro un’ampia gamma di varianti, secondo un nuovo studio sulla rivista Science.



Tuttavia, l’esperta di malattie infettive dell’Università della California e del San Francisco General Hospital, la dottoressa Monica Gandhi, ha affermato che i funzionari della sanità pubblica troppo spesso minimizzano la protezione fornita dall’infezione anche se “essere vaccinati tre mesi – o anche meglio, sei mesi – dopo l’infezione fornisce la migliore protezione possibile”. Però, secondo la dottoressa “è sufficiente solo una dose”.



IMMUNITÀ POST COVID: “PIU’ ANTICORPI NEI VACCINATI. SENZA DOSE GIOVANI PIU’ PROTETTI”

In un nuovo studio del Rockefeller Institute di New York, i ricercatori hanno scoperto che le persone che vengono vaccinate dopo aver contratto il Covid 19 possono essere protette da una gamma più ampia di varianti rispetto alle persone che vengono vaccinate senza aver avuto precedentemente la malattia. L’iniezione, ha detto Theodora Hatziioannou – un’autrice dello studio -, porta a livelli più elevati di anticorpi neutralizzanti, sostanze prodotte naturalmente che combattono un’infezione. “A cinque-sei mesi dalla vaccinazione o dall’infezione – ha detto – i vaccinati avevano livelli complessivamente più elevati di anticorpi neutralizzanti rispetto agli infetti, anche contro le varianti”.



Ci sono ancora delle questioni aperte quando si tratta di immunità naturale e della protezione che offre. Non è chiaro, ad esempio, quanto tempo dopo qualcuno possa essere infettato dal Covid una seconda volta. Il CDC “sta lavorando attivamente per saperne di più sulla reinfezione per informare l’azione di salute pubblica”, secondo la portavoce Kristen Nordlund. Per le persone giovani e sane, un’infezione può fornire dall’80% al 90% di protezione contro una reinfezione, ha affermato. Sotto il 50%, invece, negli anziani e nei soggetti immunocompromessi. Inoltre, le infezioni più lievi o asintomatiche possono fornire una protezione inferiore rispetto a quelle gravi. Le persone non vaccinate che hanno contratto il Covid hanno più del doppio delle probabilità di contrarlo nuovamente rispetto alle persone completamente vaccinate, ha affermato Nordlund.