Le nuove tecnologie usate per combattere il cancro, presentate all’International Cancer Immunotherapy Conference di Milano: dai nuovi vaccini a base mRna, all’intelligenza artificiale utile nella diagnostica preventiva, ecco quali saranno le cure innovative del futuro. Il direttore dell’Unità di Bioterapia dei tumori all’Istituto Europeo di Oncologia, Pier Francesco Ferrucci, ha spiegato al quotidiano Il Sole 24 Ore, quali sono gli ultimi traguardi raggiunti in campo dell’immunoncologia, con terapie rivoluzionarie ottenute in breve tempo, grazie alla combinazione tra anticorpi monoclonali e antitumorali.
Come il nuovo vaccino per il melanoma sviluppato da Moderna, che è appena stato approvato per la fase 3 della sperimentazione. Il preparato è in grado di “insegnare al sistema immunitario a riconoscere le cellule tumorali diversificandole da quelle normali“, quindi di “dirigere esattamente il farmaco a combattere le cellule cancerogene o stimolare una maggiore immunità“, come afferma il medico “è stato finalmente superato quello che sembrava essere l’ostacolo maggiore nel campo oncologico“.
Immunoncologia, le nuove terapie contro il cancro sviluppate grazie all’intelligenza artificiale
Il convegno sull’immunoncologia che si terrà al Milano dal 20 al 23 settembre, sarà basato su un confronto relativo alle più recenti tecniche messe in campo per sviluppare terapie sempre più efficaci. Come afferma la dottoressa Paola Nisticò, responsabile dell’Unità di Immunologia e Immunoterapia dei tumori all’Istituto Regina Elena “Grazie alle nuove tecnologie è
possibile studiare il microambiente tumorale a livello di singola cellula e la loro localizzazione nel tessuto, così da generare una carta d’identità del tumore stesso“. Questo significa ottenere cure più efficaci per un numero maggiore di pazienti.
Un ruolo chiave sarà rappresentato anche dall’intelligenza artificiale, che in particolare potrà identificare le cellule tumorali nei tessuti, studiando anche la loro interazione con le cellule sane. Una specie di “Gps” che permetterà di capire i meccanismi alla base dei segnali che mettono fuori gioco il sistema immunitario. L’AI inoltre, sarà in grado di generare algoritmi che potranno far scoprire quali sono i percorsi preferenziali da seguire per stimolare il sistema immunitario e mettere fuori uso le cellule tumorali già nella prima fase della diagnosi.