ALESSANDRO IMPAGNATIELLO, LA RICHIESTA DI CONDANNA DELLA PM

Alessandro Impagnatiello rischia l’ergastolo per l’omicidio di Giulia Tramontano: questa la richiesta avanzata dalla pm Alessia Menegazzo con la procuratrice aggiunta Letizia Mannella al termine della requisitoria della prima, durante la quale ha ricostruito il “viaggio nell’orrore” della vittima. A dieci mesi dall’inizio del processo, in cui sono state sentite decine di testimonianze, oltre all’imputato, è ora vicino alla fine. L’ex barman è stato capace di intendere e volere da una perizia psichiatrica richiesta dal tribunale di Milano, per la stessa procura era lucido quando ha ucciso la fidanzata.



Per quanto riguarda quei tratti narcisistici, psicopatici e manipolari che sono emersi, per l’accusa non hanno inciso sulla capacità di intendere e di volere di Impagnatiello. Anzi, per la pm vanno riconosciute le aggravanti della crudeltà, dei futili motivi e della premeditazione, visto che avrebbe deciso di uccidere la fidanzata, incinta del loro figlio Thiago, già nel dicembre 2022 somministrandole veleno e ammoniaca. Oltre all’ergastolo, è stato chiesto l’isolamento diurno per l’imputato della durata di 18 mesi.



OMICIDIO GIULIA TRAMONTANO, VERSO LA SENTENZA

Secondo la pm, Giulia Tramontano ha firmato la sua condanna a morte quando ha annunciato al fidanzato di essere incinta. Quindi, Alessandro Impagnatiello ha solo cambiato la strategia di un progetto che aveva già in mente, iniziato avvelenando la compagna e il figlio. Dopo che Giulia ha incontrato l’amante di lui, l’imputato ha “colto l’occasione al volo“, quindi ha compiuto l’ultima mossa “come un giocatore di scacchi“. Il giorno del delitto, inoltre, si è occupato della messinscena della scomparsa della compagna e bruciato il cadavere per eliminare tracce e prove, in modo tale che fosse un’altra donna sparita nel nulla.



Nel pomeriggio la parola passa alla difesa, poi potrebbe arrivare la sentenza. In realtà, è prevista nella prossima udienza del 25 novembre, ma non si esclude che venga anticipata. Anche stavolta, come in occasione delle altre udienze, la mamma della vittima ha pubblicato in Rete un messaggio in ricordo della figlia. Anche la sorella ha voluto ricordarla, ribadendo la mancanza che prova ogni giorno, ma anche il fatto che il ricordo è motivo di forza e che sarà per sempre parte di loro.