Procedura di impeachment sempre più vicina per il presidente Usa Joe Biden. Mercoledì 13 dicembre 2023 nella Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, controllata dai repubblicani, si terrà il voto per la risoluzione che formalizza un’inchiesta nei confronti del presidente americano. Lo rivela Reuters, citando un collaboratore di un parlamentare repubblicano. Invece, per altri media il voto sarebbe programmato per giovedì. L’assistente ha parlato a condizione di anonimato, in quanto i piani ufficiali sono rimasti “fluidi”.
Lunedì un legislatore repubblicano ha fatto sapere che il presidente della Camera Mike Johnson ha rivelato i piani per un voto giovedì in una riunione a porte chiuse, una tempistica che è stata ripresa anche da altri repubblicani. Peraltro, la Camera si fermerà giovedì per una pausa di fine anno di oltre tre settimane, altro indizio riguardo la possibilità che appunto si tenga effettivamente il voto per l’impeachment del presidente Usa Joe Biden tra domani e giovedì.
PRESIDENTE USA VERSO IMPEACHMENT? LE ACCUSE
Il presidente democratico Joe Biden rischia l’impeachment perché i repubblicani accusano lui e la sua famiglia di aver tratto impropriamente profitto dalle decisioni politiche a cui Biden aveva partecipato come vicepresidente durante l’amministrazione del presidente Barack Obama dal 2009 al 2017. Inoltre, hanno mosso accuse anche contro il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, perché avrebbe interferito in modo inappropriato con un’indagine sul figlio imprenditore di Biden, Hunter Biden. Ma il Dipartimento di Giustizia ha negato di aver commesso illeciti.
Stando a quanto riportato da Reuters, giovedì scorso il rappresentante repubblicano Kelly Armstrong ha presentato una risoluzione di 14 pagine che consentirebbe all’intera Camera di votare l’autorizzazione all’indagine. L’agenzia di stampa aggiunge che finora i repubblicani della Camera non sarebbero riusciti a produrre prove che colleghino le azioni di Joe Biden come vicepresidente agli affari del figlio Hunter, ed è improbabile che il Senato, dove il partito democratico di Biden detiene una maggioranza risicata, voti per condannare il presidente nonostante l’eventuale via libera della Camera.