Entriamo nella fase cruciale dell’impeachment nei confronti di Donald Trump. I democratici hanno annunciato i due articoli d’accusa: il presidente degli Stati Uniti d’America sarebbe colpevole dei reati di abuso di potere e di ostruzione del Congresso. Secondo l’accusa, il tycoon avrebbe esercitato pressione sull’Ucraina al fine di ottenere un vantaggio personale in vista delle elezioni presidenziali del 2020. E la procedura, come dicevamo, entra nel vivo: per l’approvazione degli articoli per la messa in stato d’accusa di Trump servirà la maggioranza semplice dei voti dell’aula, ovvero 218 su 435 membri totali. Alla Camera i dem possono contare 233 voti, la maggioranza, mentre la situazione è diversa al Senato: i repubblicani sono in vantaggio 52 a 48. Non è tardata ad arrivare la presa di posizione del capo della Casa Bianca, che ha parlato di «pura follia politica».



IMPEACHMENT, TRUMP ACCUSATO DI ABUSO DI POTERE

«L’impeachment di un presidente che ha provato con i suoi risultati di avere la presidenza pi di successo di sempre e di non aver fatto niente di sbagliato, è folle», ha commentato Donald Trump su Twitter. Di parere diverso Adam Schiff, presidente della commissione intelligence: «Dalle indagini alla Camera sono emerse delle prove schiaccianti e incontestabili, non ci ha lasciato altra scelta. Trump ha cercato aiuto dall’Ucraina per i suoi interessi personali, essere rieletto, e non per il bene dell’America. E la sua cattiva condotta prosegue in questi giorni». Zoe Lofgren, esponente dei democratici, ha evidenziato: «Penso che gli articoli siano ben fondati, supportati dalle prove. Però non è motivo di gioia quando un presidente minaccia in questo modo l’ordine costituzionale». La Logfren, unico membro del Congresso che ha preso parte alle procedure contro Nixon e Clinton, ha aggiunto che l’impeachment è necessario «per frenare una minaccia in corso, presente nel caso di Trump».

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