Si torna a parlare di Kata negli studi del programma di Rai Due, Ore 14:00, e ospite come sempre vi era la nota criminologa Roberta Bruzzone. “C’è un buco di tre ore tra la scomparsa e la chiamata ai carabinieri, passano tre ore, è un lasso di tempo un po’ ampio? Eh si, tre ore sono tante, ha cinque anni”. In effetti la notizia della scomparsa, secondo lo zio Abel, è delle 15:45 mentre le ricerche partono alle 20:30 dopo che attorno alle 18:45 la famiglia si è recata dai carabinieri: “Qui bisogna fare un lavoro davvero preciso a livello temporale se no da qua non se ne esce, qui qualcuno non la sta raccontando fino in fondo, è evidente, non dico chi ma qualcuno non la sta raccontando. Il primo monitoraggio è prendere le utenze di tutti quelli che stavano lì, il problema grosso è: ci sarà questa collaborazione? Bisognerebbe fare in modo che tutti quelli che erano lì diano le proprie utenze, altrimenti non ne esci più”.



Ore 14:00 ha poi intervistato proprio lo zio di Kata, Abel, l’ultima persona che ha visto la bimba di 5 anni scomparsa da Firenze: “Alle 7:30 la mamma è andata al lavoro, la bimba stava dormendo, poi verso le 830 si è svegliata, ha fatto colazione, è rimasta nella stanza, eravamo tutti insieme con mia moglie e il mio bimbo. Poi verso le 14 e 14:30 è arrivato l’altro zio e l’aveva portata dal nonno, e poi l’ha portata a giocare dalla sua amichetta. Io stavo guardandola dalla finestra poi ho dovuto cambiare il pannolino al mio bimbo, poi è arrivata la mamma di Kata e mi ha chiesto dove fosse Kata.



SCOMPARSA KATA, BRUZZONE: “C’E’ QUALCOSA CHE NON TORNA”

Lo zio di Kata ha proseguito: “Dalla mia finestra si vedeva dove giocava Kata? Si certo, io la stavo guardando e l’ho vista l’ultima volta prima delle 15:30. Poi è arrivata la mamma e abbiamo iniziato a cercare Kata, erano le 16:00 più o meno, la chiamavamo ma niente, mia sorella ha iniziato a disperarsi, ma noi non potevamo mai immaginare che sarebbe successa questa cosa. E’ impossibile che Kata sia uscita da sola dall’hotel, è impossibile”. Roberta Bruzzone ha poi ripreso la parola, commentando le dichiarazioni di Abel: “A sua detta stavano sorvegliando in maniera sistematica Kata ma io francamente ritengo che non sia andata così, penso che la bimba è rimasta sola di più di quanto dice lo zio, è verosimile che ci siano tempi diversi”.



E ancora: “Questo un ambiente altamente malevolo per un bimbo, potrebbe essere accaduto qualcosa non necessariamente intenzionale, e magari qualcuno anzichè dichiarare quanto accaduto abbia deciso di far sparire l’esito di questo incidente, questo mi tornerebbe di più perchè non c’è nessuna richiesta, temo ci sia altro e il rapimento è un depistaggio”.