“Tra i ben dieci articoli soppressi e gli otto articoli modificati sono venute meno decine di milioni di euro e misure che avrebbero consentito un vero e proprio cambio di passo, introducendo l’esonero dagli obblighi contributivi per gli imprenditori agricoli under 41, il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali, le agevolazioni fiscali per i redditi derivanti da agricoltura multifunzionale, ma soprattutto avrebbero sostenuto le fondamentali misure per favorire l’accesso al credito e al microcredito”. Così il presidente di Copagri, Tommaso Battista, commenta gli interventi apportati alla Proposta di Legge per la promozione e lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel settore agricolo. Un testo di iniziativa parlamentare i cui contenuti erano considerati da Copagri “più che positivi e condivisibili”, e che era già stato approvato all’unanimità dalla Commissione Agricoltura di Montecitorio.
Ora, queste modifiche “ne mettono a rischio i lodevoli intenti” dice Battista, esprimendo grande rammarico per quella che è a tutti gli effetti “un’occasione persa per dare ossigeno a un settore che ne è fortemente deficitario”.
E non si tratta di sola teoria. I numeri parlano chiaro: “Nelle imprese agricole under 35 – fa notare il presidente di Copagri – la redditività per ettaro è sensibilmente maggiore rispetto a quella delle realtà condotte da over 55enni, con una media di poco inferiore ai 5mila euro per le prime e di circa 3.500 euro per le seconde”. Il punto è però che a oggi appena il 13,4% dei proprietari di azienda agricoli ha meno di 44 anni. “In questo contesto – continua Battista – diventa dunque ogni giorno più avvertita la necessità di lavorare per favorire in ogni modo e a ogni livello l’insediamento e la permanenza dei giovani in agricoltura, così da dare concretamente gambe al tanto decantato ricambio generazionale, non a caso riconosciuto come priorità all’interno dell’agenda politica dell’Ue e addirittura nel Piano Strategico della Pac. Per queste ragioni, auspichiamo che durante il prosieguo dell’iter parlamentare del testo, il cui esame in aula alla Camera è calendarizzato per fine mese, si possa intervenire per recuperare ulteriori risorse, fondamentali per promuovere concretamente il ricambio generazionale e l’insediamento dei giovani agricoltori, e per ripristinare almeno una parte delle misure soppresse dagli emendamenti che hanno messo pesantemente mano ai profili di carattere finanziario”.
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