Dalle tapparelle, sino alle porte a soffietto, per arrivare ai box doccia in vetro e acciaio. La Forte Srl, azienda di Altamura, in provincia di Bari, ha una storia particolare che, negli anni, l’ha portata alla produzione di articoli sempre nuovi e innovativi. Gli unici nel Sud Italia a seguire l’intera filiera produttiva, dalla materia prima sino al confezionamento finale. Nell’ultimo decennio la capacità imprenditoriale della Forte srl ha trovato consolidamento dal punto di vista commerciale inserendosi in differenti segmenti di mercato: attualmente i prodotti sono presenti in tutto il territorio nazionale e in 42 paesi esteri. L’attività produttiva, distribuita su una superficie complessiva di circa 50.000 mq, è suddivisa in 15 reparti per differenti tipologie di articoli. «Nel nostro settore siamo gli unici nella zona – dice il Responsabile Commerciale dell’azienda, Sante Forte  a ilsussidiario.net – siamo una piccola eccezione nel distretto dell’imbottito».



Quando e come è nata l’azienda?

La Forte è nata nel lontano 1957 da un’idea di mio padre, che decise di aprire un negozio di ferramenta nel centro del paese. Negli anni ’60, siccome Altamura ha subito un boom edilizio, ha cominciato ad avere forti richieste di prodotti legati all’edilizia, in particolare tapparelle: il mercato ha avuto un’espansione così grande che, oltre a commercializzarle, mio padre ha deciso di avviarne anche la produzione. Proprio in quegli anni ho cominciato ad aiutarlo e abbiamo avuto l’idea di ampliare la gamma dei nostri prodotti: nei primi anni ’70 cominciavano ad apparire sul mercato le prime porte a soffietto e noi abbiamo colto l’opportunità e, come per le tapparelle, abbiamo iniziato prima a commercializzarle e poi anche a produrle.



E poi?

Proprio in quel periodo, abbiamo avuto la maggior espansione e abbiamo comprato macchinari e una sede nuova. Insomma, una produzione artigianale ma al tempo stesso con numeri piuttosto importanti. Non ancora soddisfatti, abbiamo creato un business nuovo di zecca. Quello dei box doccia: nei primi anni solo in pvc, cosa che ci permetteva di sfruttare la materia plastica simile a quelle porte a soffietto e poi, a grande richiesta, anche in vetro e alluminio. L’Ufficio progettazione interno, negli anni, è riuscito a sviluppare notevoli innovazioni sulle cabine doccia in pvc, “Colibrì” e “Skipper” e ad ampliare anche la gamma estendendo l’attenzione alla tecnologia dell’alluminio progettando la nuova serie “Aqva”.



Una storia lunga che vi ha permesso di variare e spaziare nei prodotti.

E’ verissimo. Siamo un’azienda che ha voglia di crescere, sperimentare e non ci fermiamo mai davanti a un’unica soluzione: questa è la nostra forza più grande.

 

Quali sono i vostri mercati di riferimento?

 

Inizialmente, negli anni ’70 e sino all’84, il nostro mercato di riferimento era quello del Sud Italia. Poi abbiamo conquistato tutto il Paese e ora esportiamo in quarantadue paesi: siamo presenti in Francia, Germania ma anche Sud America, Est Europa, Maghreb e Paesi Arabi. Questo grazie anche alla partecipazione a molte fiere di settore e al passaparola. Questo ci rende orgogliosi, perchè significa che la qualità dei nostri prodotti è apprezzata, tanto da poter essere consigliata. In Italia e all’estero, giudicano molto positivamente l’azienda mostrando grande apprezzamento per l’affidabilità e la funzionalità dei prodotti, dalle cabine doccia per box e vasche interamente in pvc, ai tanti articoli come porte a soffietto, ante scorrevoli con vetri in cristallo, rivestimenti murali e serramenti in pvc/alluminio. Tutti i prodotti non hanno alcuna presenza di sostanze o componenti nocivi.

  

Avete sofferto la crisi?

 

La nostra filosofia è offrire prodotti di qualità, ma alla portata di tutti. In più, offriamo prodotti non accessori ma utili e posso dire che la crisi c’è, ma non abbiamo subito una forte flessione negli ordini: i fatturati si mantengono, più o meno, sugli stessi livelli. Il mercato richiede prodotti a prezzi più modici e perciò lavoriamo di più per produrre un maggior numero di pezzi.